Archivissima, Roma partecipa alla Notte degli archivi

L’evento, parte del Festival Archivissima, è giunto alla quarta edizione e si aprirà domani con la Notte degli archivi. Patrocinato dal Ministero della Cultura (Mic) e organizzato in collaborazione con la Direzione generale archivi, vede la partecipazione della Sovrintendenza capitolina insieme a oltre 400 enti e 25 reti territoriali e tematiche col fine di promuovere al grande pubblico i patrimoni conservati negli archivi storici. Per questa edizione 2023 della Notte degli archivi ci saranno diverse iniziative interessanti. Si segnala quella che si terrà al Museo del Teatro Argentina (Largo di Torre Argentina, 52, con turni di ingresso alle ore 19, 20, 21, 22 e 23), dove saranno proposte le suggestioni dei carnet de voyage con la mostra intitolata Oltre Confine. Leptis Magna, Philae, Axum e Hazar Sum negli Archivi della Sovrintendenza capitolina, basata sul Fondo Ioppolo dell’Archivio Storico Disegni.

Giovanni Ioppolo (1932-1999) fu architetto e archeologo, e per conto dell’amministrazione romana svolse una notevole attività di documentazione grafica realizzata durante alcune missioni archeologiche all’estero. In questa occasione negli spazi del museo si potranno apprezzare disegni e appunti realizzati da Ioppolo con oggetto siti e monumenti quali Leptis Magna, la Grotta di Hazar Sum in Afghanistan e la Stele di Axum, poi portata a Roma nel 1937 dal regime fascista come bottino di guerra e restituita all’Etiopia nel 2008. Poi ancora si potranno ammirare i rilievi del Tempio di Iside e del Tempio di Traiano di Philae Agilkia in Egitto, legati all’impresa del salvataggio dei santuari sommersi dalle acque del Nilo dopo la costruzione della diga di Assuan nel 1970.

All’Archivio storico capitolino (piazza dell’Orologio, 4) dalle ore 18.30 alle 21, ci sarà la mostra documentaria dal Fondo Brazzà dal titolo Quando i nuvoli neri che portano il temporale si avvicinano... Il giornale di viaggio di Giacomo Savorgnan di Brazzà, basata su carte e foto del suddetto che era studioso di scienze naturali e fratello del noto esploratore Pietro. Verso la fine del XIX secolo, per conto della Francia, Giacomo esplorò l’Africa equatoriale partecipando alle missioni del fratello. Per questo evento è prevista alle ore 19 un’introduzione a cura di Elisabetta Mori, archivista storica curatrice del fondo e a seguire, in collaborazione con l’associazione teatrale L’Albero della neve, ci sarà una serie di letture dal Giornale di viaggio.

Aggiornato il 08 giugno 2023 alle ore 17:13