Nel romanzo intitolato Crossroads, edito da Einaudi, il grande scrittore americano Jonathan Franzen, in una vasta e coinvolgente narrazione, racconta un momento significativo della storia del Novecento. Ossia gli anni Settanta, dove la modernità raggiunse il culmine. Inoltre, indaga le relazioni nella famiglia e nella società, con riferimento alla trascendenza divina.

La vicenda è ambientata a Chicago nel quartiere di New Prospect. Russ Hildebrandt è un pastore protestante di rito battista che sovente, nel corso della settimana, visita i quartieri periferici, per portare aiuto ai bisognosi e agli emarginati. Nelle sue prediche sono frequenti i toni di indignazione per la guerra nel Vietnam, per come la minoranza dei Navajo è stata in passato trattata e per come viene considerata nella società americana.

Russ considera l’invito a porgere l’altra guancia al nemico da cui abbiamo subito torti e ingiustizie, contenuto nella predicazione evangelica, come un modo per capire che si tratta non di una persona malvagia, ma di un essere umano che prova le nostre medesime emozioni, il dolore e la sofferenza per la condizione umana, posta di fronte al mistero della esistenza.

Russ ha quattro figli: Becky, Perry, Clem e il più piccolo, Judson. È sposato da molti anni con Marion, una donna colta e intelligente, che gli prepara e scrive i sermoni che deve ogni domenica pronunciare in chiesa. Russ prova odio verso Rick Ambrose, il giovane pastore che dirige le attività pastorali a contatto con i giovani. Infatti, per Rick Ambrose nel salone delle feste della chiesa ogni domenica era importante tenere un esercizio, che consisteva nel mettere a confronto due giovani perché sviluppassero l’empatia, in modo da abbattere ed eliminare la barriera che impedisce alle persone di conoscersi.

Perry spesso rifletteva su quanto Rick Ambroise andava predicando, vale a dire che Dio andava cercato nelle relazioni umane, più che nelle funzioni e nella liturgia. Il modo migliore di venerarlo risiedeva nell’emulare la maniera con cui Cristo si relazionava con i discepoli, esercitando la sincerità, il confronto e l’amore incondizionato. Trovandosi in una diade nel corso di un esercizio per sviluppare l’empatia e riconoscere le proprie emozioni, Becky fa notare a suo fratello Perry che è una persona egoista ed egocentrica, che non ha mai fatto nulla per il prossimo. La figura di Russ Hildebrandt era stata contestata dai giovani di Crossroads dopo un viaggio in Arizona, in cui aveva voluto in modo autoritario dirigere le attività spirituali dell’associazione giovanile. Infatti, i giovani trovavano noiose e prevedibili le preghiere e le riflessioni che Russ da pastore protestante era in dovere di fare.

Per Clem, il figlio ateo del pastore, Crossroads era esploso quando il giovane musicista Tanner aveva invitato i suoi amici musicisti, maschi e femmine, a partecipare agli incontri domenicali. Tanner ammetteva che fosse vera l’intuizione di Rick Ambrose, secondo cui Dio si rivelava nelle relazioni umane, sempre che fossero autentiche e sincere. Nel libro viene mostrato lo sconcerto e l’amarezza di Clem, il figlio del pastore fidanzato con la giovane ebrea Sharon, che si tormenta intorno all’immoralità e intollerabilità morale della guerra in Vietnam, quando si accorge che suo padre si allontana da sua madre Marion. Infatti, ogni martedì Russ, con il pretesto di fare la consegna dei doni in periferia, è felice di avere in macchina la parrocchiana Frances Cottrell, una giovane vedova di trentasei anni, avvenente e piena di grazia. Sarà Frances a informare e a rivelare a Russ che suo figlio Perry vende e fuma marijuana.

Marion, una volta accortasi della crisi del suo matrimonio, con l’animo oppresso dalla sofferenza e dal dolore, per ritrovare il proprio equilibrio ricorre all’aiuto della psicologa, Sophie. Ricordava sempre la consolazione che le derivava dalle transazioni del confessionale, e l’amore che nutriva per l’immensità dell’edificio della chiesa e la maestosità della sua storia, che avevano reso i suoi peccati, per quanto gravi, simili a goccioline in uno specchio enorme. Non aveva mai parlato con Russ, il marito pastore protestante, del suo passato, del suicidio di suo padre, del rapporto difficile con sua madre, della storia d’amore avuta con un uomo sposato, Bradley Grant, del suo crollo nervoso avvenuto prima del suo matrimonio.

Per molto tempo Marion si era sentita ispirata dalla convinzione di Russ che il vangelo che predicava l’amore e la misericordia fosse più fedele agli insegnamenti di Cristo, rispetto a un vangelo basato sulla colpa e sulla dannazione. Nel libro sono di grande profondità le pagine che descrivono la crisi matrimoniale tra Russ e Marion, mentre Frances Cottrell propone al pastore protestante di sperimentare le trasgressioni, come quella di fumare la cannabis. Clem, sopraffatto dal senso di colpa, visto che a combattere la guerra in Vietnam a difesa dei vietnamiti del sud sono stati chiamati i giovani meno fortunati, gente di colore e bianchi con un infimo livello di istruzione, medita di rinunciare al rinvio per motivi di studio. Clem, durante una conversazione con suo padre, deplora il comportamento dei bianchi fortunati, che vivono nei quartieri residenziali, inclini a sfoggiare i simboli della pace, mentre altri combattono al loro posto.

Nel dialogo tra Russ e suo figlio Clem, la guerra è definita come un’attività crudele e immorale, che porta dolore, devastazione e morte. Il padre, che era stato obiettore di coscienza nel corso della Seconda guerra mondiale contro il nazi-fascismo, dimostra di non comprendere l’atteggiamento contraddittorio di suo figlio. I dialoghi tra Frances Cottrell e Russ sono interessanti nel libro, poiché ricordano che il movimento pacifista, la lotta per il riconoscimento dei diritti civili, e il movimento femminista affondano le loro radici nella storia culturale americana.

Per persuaderlo a partecipare al viaggio in Arizona con i giovani di Crossroads, Frances induce Russ a concedere il perdono a Rick Ambrose. Il dialogo che avviene tra i due pastori, prima della definitiva riconciliazione umana, è di straordinaria profondità. E mostra quale sia l’origine dell’odio umano, che sovente separa il destino delle persone. I due pastori avevano stili profondamenti diversi l’uno dall’altro: quello di Ambrose era psicologico e scafato, quello di Russ più politico e biblico. In segno di umiltà, in una scena che evoca quella evangelica, Ambrose lava i piedi a Russ.

Sarà nella casa del reverendo Haefle che Perry avrà un dialogo di grande profondità teologica sul rapporto tra la bontà, l’intelligenza umana, e la fede in Dio. Per Perry la bontà e Dio sono sinonimi. L’idea è proprio questa, afferma il rabbino durante la conversazione con Perry. Ai tempi della Bibbia, quando si manifestava in forma diretta, Dio sembrava un osso dura, puniva per una quisquiglia, ordinava ad Abramo di uccidere i suoi figli. Tuttavia, l’essenza della fede ebraica è che Dio fa quello che vuole e il fedele deve obbedirgli. Per Perry, il problema è rappresentato dal fatto che l’uomo, prendendo Dio come misura suprema della bontà, deve provare a sfuggire al proprio egoismo.

Il rabbino in questo dialogo profondo, osserva che noi introduciamo Dio per istituire un ordine morale a cui dobbiamo attenerci e seguire. Durante il viaggio in Arizona, Russ entrerà in contatto con un esponente della comunità navajo, il cui nome è Clyde, che mostra di provare odio verso il navajo Keith Durochie che ha dato la possibilità agli uomini bianchi di costruire sulla mesa a Kitsillie una centrale elettrica, che fornisce energia alle città ma che rovina e devasta l’ambiente.

Becky sposerà Tanner, da cui avrà una bambina.  Clem, dopo che non ha potuto partecipare alla guerra in Vietnam, andrà a lavorare sulle Ande, in Perù. Perry, sotto l’effetto della cocaina, da cui dipendeva, darà fuoco in Arizona a un’impresa agricola e finirà in una clinica psichiatrica. Russ e Marion si capiranno, dopo un lungo periodo di silenzio e incomprensione.

Un libro profondo che ritrae un’epoca, che mostra come funzionano le relazioni umane ed il ruolo della religione nella società degli uomini.

(*) Jonathan Franzen, “Crossroads”, Einaudi, 640 pagine, 22 euro

Aggiornato il 01 giugno 2023 alle ore 17:37