Il cineasta venezuelano Diego Marquez Todeschini firma un nuovo cortometraggio: Window. Si tratta di una svolta nel percorso professionale del regista. Il film breve ha una durata di appena cinque minuti e descrive in maniera drammatica gli attimi successivi a un tentativo di suicidio. Il protagonista si ritrova ferito gravemente, in strada, dopo essersi lanciato dalla finestra del suo appartamento. Cerca invano di rientrarvi, proprio dalla finestra, da cui pochi attimi prima aveva cercato di farla finita. Coloro che assistono alla scena non esprimono alcun tipo di compassione nei suoi confronti. Né cercano di aiutarlo. La condizione in cui si ritrova il protagonista suona come una metafora dei drammi della società contemporanea. Ci si riferisce in particolare all’indifferenza che si rivolge nei riguardi di chi porta con sé le conseguenze della depressione o della malattia mentale.
La valenza di questa produzione si rintraccia anche dal punto di vista eminentemente tecnico. Perché il regista evidenzia tutta la sua abilità nella meticolosa ricostruzione delle ambientazioni, rese appositamente decadenti e prive di qualsiasi tensione vitale. Lo spettatore, in questo modo, viene d’impatto trascinato nelle atmosfere angosciose entro cui si svolge la trama. Le scene si presentano rischiarate da una fonte di luce fredda, a tratti fluorescente. Per certi versi sembra si assista a una produzione cinematografica ottenuta con la pellicola Color Negative Film 5213 della Kodak. Di conseguenza non è rilevabile alcun colore che non sia il bianco e il nero, a parte il rosso, che per volontà dell’autore emerge soltanto nelle riprese in cui il protagonista è ferito e sanguinante. A proposito delle tecniche di ripresa si riscontra il ricorso a due tipologie di inquadratura. A parte la scena iniziale, dove la visione è dinamica, nelle restanti sequenze la storia si svolge mediante un punto di osservazione statico. Le lenti utilizzate dall’autore sono di diversa entità: 18 mm, 35 mm e 50 mm.
Il protagonista del cortometraggio è l’attore italiano Thomas Camorani, nato nel 2001 a Faenza. Thomas può già vantare alle sue spalle due esperienze notevoli in ambito cinematografico, dapprima in un film e in seguito in una serie Netflix: Sotto il sole di Riccione e Summertime. Il suo ultimo cortometraggio Blu come i tuoi occhi, dopo aver partecipato a numerosi festival è stato premiato per ben 9 volte. Window è il suo primo corto con un regista di fama internazionale. Partirà a settembre per le riprese di un progetto Rai.
Diego Marquez Todeschini è nato nel 1995 a Caracas. Le sue discendenze risalgono a migranti di seconda generazione giunti nel territorio venezuelano dall’Italia e dal Portogallo. La sua inclinazione nei confronti della cinematografia si manifesta fin da subito, tanto che i suoi primi passi in questa dimensione si compiono addirittura all’età di sei anni. Nel 2011 il regista decide di lasciare Caracas. Vola negli Stati Uniti. New York è la città prescelta dove risiedere e imprimere una svolta radicale alla propria esistenza. Nella città americana, presso la Rabbit Content, ha l’opportunità di completare un percorso di formazione professionale nell’ambito della cinematografia e di terminare anche gli studi canonici superiori, alla Millbrook School. L’affinamento delle competenze nell’esecuzione delle arti visive trova ulteriore perfezionamento in seguito, presso il Bard College, dove si laurea in Cinema, ricevendo oltretutto un’adeguata istruzione anche in altri campi del sapere. Durante gli anni del College ha l’opportunità di stringere delle relazioni professionali con noti cineasti e studiosi di cinema, acquisendo nuove conoscenze da poter convogliare nella pratica artistica. Si ricordano, a tal proposito, le figure di Kelly Reichardt, Charles Burnett e Richard Suchenski.
Diego Marquez Todeschini nel 2019 si trasferisce in Italia, precisamente a Verona, mutando decisamente le prospettive entro cui esprimere la propria vita professionale. Nel 2021 si distingue per la realizzazione del cortometraggio intitolato Savages!, il cui protagonista è l’attore dominicano Andres Castillo. Questo lavoro gli permette di raggiungere i primi successi, tra cui l’aggiudicazione di un premio come migliore regista rilasciato dal London International Monthly Film Festival. Nel medesimo anno scrive un testo di approfondimento, in ambito letterario e cinematografico, con cui opera un’analisi accurata della recitazione di Timothy Dalton nella sua interpretazione di James Bond. In seguito, il cineasta venezuelano contribuisce, attraverso la realizzazione di una serie di interviste nei riguardi di diverse figure celebri del mondo cinematografico, come Lynne Ramsay, Isabelle Huppert e Pere Portabella, a portare a compimento Film Secession, di Richard Suchenski. Nel 2022 diviene autore per la prima volta di un corto in lingua italiana, intitolato Lights Off, che vede la partecipazione degli attori Gianmarco Vettori e Klaudia Pepa. Il lavoro viene accolto in maniera favorevole da parte della critica e riscuote un significativo gradimento anche presso numerosi festival cinematografici.
Aggiornato il 19 maggio 2023 alle ore 08:28