Da Martin Scorsese a Johnny Depp, da Leonardo DiCaprio a Robert De Niro fino ad Harrison Ford. La 76ª edizione del Festival di Cannes si segnala per la sua ritrovata grandeur. La kermesse cinematografica prende il via domani per concludersi il 27 maggio. La sezione Fuori concorso è animata dai migliori attori e registi statunitensi. A dare il là al festival sarà Jeanne du Barry, dramma in costume con Depp nei panni di re Luigi XV. Diretto da Maïwenn, che interpreta anche il ruolo della protagonista, ovvero la cortigiana del XVIII secolo che si fa strada negli affetti del re, il film sarà proiettato in anteprima mondiale domani al Grand Théâtre Lumière e uscirà lo stesso giorno nelle sale francesi. È il primo ruolo importante per Depp dopo il processo per diffamazione contro l’ex moglie Amber Heard. Il film è stato finanziato dalla Red Sea Film Foundation dell’Arabia Saudita. Una fondazione, nata nel 2019, che ha già finanziato circa 170 titoli africani e arabi, ma Jeanne du Barry è la sua prima incursione nel cinema europeo.
Tra i titoli evento della sezione Fuori concorso figura Killers Of The Flowers Moon di Scorsese, un film basato sul bestseller di David Grann e ambientato nell’Oklahoma degli anni Venti. Al centro della storia l’omicidio seriale di membri della nazione Osage divenuto un popolo molto potente dopo la scoperta di grandi quantità di petrolio sulla loro terra. Questa comunità fu allora oggetto di tutta una serie di crimini brutali conosciuti come i regni del terrore. Cast di assoluto prestigio: con DiCaprio, De Niro, Lily Gladstone, Jesse Plemons, Cara Jade Myers, JaNae Collins, Jillian Dion e Tantoo Cardinal.
Fuori concorso anche la prima mondiale di Indiana Jones e il quadrante del destino di James Mangold, con Harrison Ford nei panni del leggendario eroe, quindici anni dopo la presentazione nel 2008 di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo diretto da Steven Spielberg. Nel film Ford recita per l’ultima volta nella parte dell’avventuriero archeologo accanto a un cast internazionale che include Phoebe Waller-Bridge e Mads Mikkelsen. Poche le indiscrezioni sulla trama, basate soprattutto sui trailer in cui si vede un Indiana Jones giovane grazie agli effetti speciali anti-invecchiamento utilizzati sul volto dell’ormai ottuagenario Harrison.
Fuori concorso anche Elemental, quarto lungometraggio dei Pixar Animation Studios ad essere presentato nella Selezione ufficiale dopo Up, Inside Out e Soul, che ci porta nella città di Element dove fuoco, acqua, terra e aria convivono in perfetta armonia. Qui vivono anche Ember, giovane donna con una forte personalità, e Wade, ragazzo sentimentale, amante del divertimento. La loro amicizia sfida le convinzioni di Ember sul mondo in cui vivono.
Anche per The Idol, serie Hbo, anteprima al Festival di Cannes. Dopo che un esaurimento nervoso ha fatto deragliare il suo ultimo tour, Jocelyn (Lily-Rose Depp) è decisa a rivendicare lo status che le spetta, quello della più grande e sexy popstar d’America. A riaccendere le sue passioni è Tedros (Abel “The Weeknd” Tesfaye), impresario di nightclub dal passato oscuro. Il suo risveglio romantico la porterà a nuove gloriose vette o la farà precipitare nelle profondità più oscure della sua anima? Approda sulla Croisette anche Cobweb di Kim Ji-woon, tra commedia e dramma è una storia ambientata a Seoul nel 1970 con protagonista Kim, regista insoddisfatto della conclusione del suo lavoro intitolato Cobweb. Nonostante gli ostacoli e le interferenze delle autorità di censura, degli attori e dei produttori, Kim è determinato a rielaborare il finale del suo film in soli due giorni, nella speranza di realizzare un capolavoro.
Infine, L’Abbé Pierre - Une vie de combats di Frédéric Tellier con Emmanuelle Bercot, Benjamin Lavernhe, Michel Vuillermoz, Jan Oliver Schroeder che racconta la vita di un uomo che ha cercato di combattere le diseguaglianze. Nato in una famiglia borghese, Henri Grouès è stato contemporaneamente deputato, difensore dei senzatetto, rivoluzionario e iconoclasta. Dai banchi dell’Assemblea nazionale ai bassifondi delle periferie parigine, il suo impegno a favore dei più deboli gli è valso fama internazionale. Eppure, ogni giorno dubita della sua azione. Una vita intima sconosciuta contro la povertà, la disuguaglianza e l’ingiustizia. Spesso criticato, a volte tradito, Henri Grouès ha avuto mille vite e mille battaglie e ha fatto la storia con il nome che si era scelto: Abbé Pierre.
Aggiornato il 15 maggio 2023 alle ore 18:42