“Flashdance” torna nelle sale 40 anni dopo

Flashdance compie quarant’anni e ritorna al cinema. Di nuovo nelle sale statunitensi il 26 e il 30 aprile per celebrare l’anniversario. La storia della 18enne saldatrice e aspirante ballerina interpretata dall’esordiente Jennifer Beals e il capo di un’acciaieria di Pittsburgh (Michael Nouri) è un immediato successo di pubblico diventando rapidamente un film di culto. Il lungometraggio è ispirato a una storia vera: quella di Maureen Marder, operaia di giorno e ballerina di notte a Toronto che nel 1982 concede i diritti alla Paramount per 2.300 dollari. Flashdance, diretto dal regista britannico Adrian Lyne (Attrazione fatale, Proposta indecente e il torrido Nove settimane e mezzo, Lolita), arriva a incassare oltre 200 milioni di dollari (oltre 90 solo negli Stati Uniti), a partire da un budget di appena sette milioni di dollari. Jennifer Beals ha vent’anni e interrompe gli studi a Yale quando viene scelta per la parte di Alex Owens, che di giorno lavora in fabbrica e di sera si esibisce in un locale notturno. “I capi alla Paramount non sapevano decidersi, così radunarono le loro segretarie e tutte scelsero Jennifer”, afferma il produttore Jerry Bruckheimer all’Hollywood Reporter.

Il ruolo di Nick Hurley, il boss dell’acciaieria, viene offerto in prima battuta a Gene Simmons, fondatore dei Kiss, che rifiuta per non intaccare la propria immagine “demoniaca”. Vengono considerati anche Pierce Brosnan, Robert De Niro, Richard Gere, Mel Gibson, Tom Hanks, Mickey Rourke e John Travolta. Ci va vicino Kevin Costner, ma il ruolo viene poi affidato a Michel Nouri, che si può vedere in questi giorni nella serie tivù The Watcher, su Netflix. “Flashdance è un nuovo Rocky, ma al femminile”, commenta all’epoca proprio l’Hollywood Reporter, una delle poche testate che risparmiano alla pellicola giudizi al vetriolo. Per il resto è un coro pressoché unanime di stroncature. Il film introduce il grande pubblico alla breakdance, gli scaldamuscoli e a una colonna sonora ancora trascinante, grazie a canzoni come Maniac e Flashdance. What a Feeling che, interpretata da Irene Cara e composta da Giorgio Moroder, l’anno dopo vince l’Oscar per la migliore canzone originale. C’è anche un pizzico di Italia, con Gloria di Umberto Tozzi, che accompagna nella scena della gara di pattinaggio sul ghiaccio l’amica di Alex, Jeanie (Sunny Johnson, che muore di emorragia cerebrale a soli 30 anni, l’anno dopo l’uscita del film).

Aggiornato il 18 aprile 2023 alle ore 18:48