Il filosofo israeliano Yoram Hazony, autore del successo internazionale con Le virtù del nazionalismo (Guerini e Associati, 2018), sarà tra Roma – il 26 aprile alla sede di Confedilizia in via Borgognona – e Milano – il 27 aprile al Circolo Volta in via Giusti – per presentare la sua ultima fatica, La scoperta del conservatorismo (Giubilei Regnani Editore, 2022). Lo studioso, nel suo nuovo libro, sostiene che l’unica via di ripresa per le democrazie occidentali sia un ritorno alle tradizioni religiose e nazionali, le stesse che – secondo Hazony – hanno permesso alle principali nazioni di lingua inglese di diventare un simbolo di libertà in tutto il mondo.
Domani dopo il saluto introduttivo di Giorgio Spaziani Testa, presidente Confedilizia, Francesco Giubilei, editore e presidente Nazione Futura, e Daniele Scalea del Centro studi Machiavelli, interverranno l’autore Yoram Hazony, presidente Edmund Burke Foundation, e Ofir Haivry, vicepresidente Herzl Institute.
Nato a Rehovot nel 1964, Yoram si è laureato all’università di Princeton in studi dell’Asia orientale nel 1986. Ha successivamente completato il dottorato in filosofia politica nel 1993 alla Rutgers university. Già tra le aule del primo ateneo che ha frequentato, Hazony si è distinto per la sua attività al di fuori dagli studi, fondando la rivista studentesca di stampo conservatore The Princeton Tory. Tutto ciò accadeva nel 1984, anno in cui Ronald Raegan era presidente degli Stati Uniti e Margaret Thatcher primo ministro inglese. Adesso Yoram vive a Gerusalemme con la moglie e i figli. Qui ha fondato lo Shalem Center, centro di ricerca che ospita la Shalem Press – che pubblica e traduce in ebraico testi di filosofia occidentale – e lo Shalem College.
Nel suo La scoperta del conservatorismo, l’autore passa in rassegna tutta la tradizione conservatrice angloamericana, partendo dalla Guerra delle due rose – nel quindicesimo secolo – passando dal cicerone britannico Edmund Burke, per arrivare dall’altra parte dell’Atlantico dai federalisti americani e al presidente degli Stati Uniti, Abraham Lincoln. Hazony, facendo partire la sua analisi dall’ascesa e la caduta del liberalismo illuminista – avvenuta dopo la Seconda guerra mondiale – si iscrive al dibattito tra neoconservatori e conservatori nazionali su come rispondere agli esponenti della sinistra “woke”. Senza voler entrare troppo nel merito, l’autore è convinto che i tempi siano maturi per una rinascita del conservatorismo in Occidente, fornendo una nuova base teorica che supera il liberalismo moderato di Friedrich von Hayek e Leo Strauss, e anche la corrente fusionista degli anni Sessanta. Yoram Hazony propone un ritorno alle tradizioni, sulla base della sua esperienza decennale nel movimento conservatore (come presidente della Fondazione Edmund Burke), nonché nel dibattito filosofico e politico.
(*) Yoram Hazony, “La scoperta del conservatorismo”, Guerini e Associati, 424 pagine, 24 euro
Aggiornato il 25 aprile 2023 alle ore 14:18