Ideato e diretto da Germana Piantone, è in scena fino a domenica 2 aprile, presso il Teatro Petrolini di Roma, lo spettacolo della compagnia “La Macchietta” dal titolo: “Le parole delle donne”.
Sul palco sette attrici, sette donne meravigliose che raccontano, in maniera forte ed originale, il molteplice, ma sempre attuale, universo femminile. C’è il racconto della donna che combatte in silenzio, di colei che, instancabilmente, viaggio dopo viaggio, di storia in storia, cerca ancora l’amore vero. C’è il monologo della disperazione di chi è stata tradita ed umiliata e a causa di ciò la pazzia ne ha preso il sopravvento.
E ancora: ci sono le relazioni pericolose di chi è diventata cinica e disillusa verso il mondo maschile; la donna di potere che ha tutti ai suoi piedi e di colei che possiede un amore viscerale per i figli e farebbe del tutto per loro.
Suggestiva la voce maschile fuori campo che recita come monito le parole prese in prestito dalla poetessa Gioconda Belli: “Iddio non mi fece donna con capelli, occhi, naso e bocca di donna. Non mi fece curve, né pieghe, né dolci avvallamenti e nemmeno mi ha scavato dentro per rendermi fabbrica di esseri umani. Non ha intessuto delicatamente i miei nervi e non ha bilanciato con cura i miei ormoni. Non ha composto il mio sangue affinché rigasse il mio corpo dentro e fuori. Non mi appartengono i sogni, le idee e l’istinto femminile, né le mille altre cose che mi fanno donna”.
Ma è nelle note del successo di Mia Martini “Gli uomini non cambiano” il fulcro, il dilemma delle sette protagoniste e che risiede proprio in questa frase: “... ho provato a conquistarlo e non ci sono mai riuscita e ho lottato per cambiarlo, ci vorrebbe un’altra vita”.
Storie di donne che hanno usato questa delicata arte della pazienza per costruire, mantenere vivo e portare avanti il legame, anche se ormai logoro e senza futuro, con il proprio uomo.
Le donne dunque, nelle molteplici vesti di amiche, mogli, sorelle, amanti o madri, ameranno sempre, nonostante tutto. Ameranno anche quando il loro cuore andrà in mille pezzi, anche nella delusione e nello sconforto, semplicemente perché sono “esseri speciali”.
Possiedono un grande dono: quello di rinascere. Hanno una mente aperta, e con grinta, tenacia e forza di volontà affrontano la vita.
Ci sono donne all’apparenza stravaganti, spigolose, indipendenti, fiere e capricciose ma forse è solo l’innata corazza che permette loro di nascondere e di difendere la loro parte più fragile, fatta di gentilezze e premure, di dolcezze e fascino, che sono poi la loro vera essenza. Semplicemente le donne hanno un bisogno innato e viscerale di amare e di essere amate.
Ma ora silenzio: parlano loro, le Donne.
Aggiornato il 31 marzo 2023 alle ore 19:02