Nei suoi spazi a Roma presso l'Hotel The St. Regis, da oggi la Galleria Continua è lieta di ospitare, per la prima volta, una mostra personale dell'artista cubano Osvaldo González, dal titolo Apuntes de San Lorenzo.
Osvaldo González (Camagüey, Cuba, 1982) si è laureato all'Istituto superiore dell'arte all'Avana nel 2006. L'idea della mostra nasce dal desiderio dell'artista di portare il visitatore in un paesaggio a lui caro, ricco di emozioni e riflessioni: il monte Abantos che è una delle montagne più importanti della Sierra de Guadarrama nel Sistema centrale, una catena che attraversa da est a ovest il centro della penisola iberica in Spagna. La sperimentazione con lo spazio è sempre stata una costante nel lavoro di González; nelle sue installazioni lo spazio fisico e gli oggetti quotidiani sono spesso intrecciati. Apuntes de San Lorenzo, che dà il titolo alla mostra, è un gruppo di installazioni tratte dalla sua serie più recente e da un'imponente istallazione site-specific, Abantos, che è composta da un insieme di cilindri di diverso diametro realizzati con la tecnica dello scotch tape su nylon, illuminati dall'interno con dei Led e posizionati nello spazio in modo tale da costruire un percorso attraverso il quale i visitatori transitano.
Le sue installazioni finiscono spesso per essere inserite nello spazio in modi inaspettati: la luce elettrica viene avvolta in un involucro di plastica, fogli circolari trasparenti vengono posizionati su un pavimento di legno o vengono costruiti mobili con scatole di cartone.
Nel suo lavoro, González crea schermi luminosi, in cui i materiali che utilizza nelle sue installazioni vengono portati in un formato bidimensionale, generando effetti visivi nuovi e inaspettati. Quella che offre Osvaldo González con Apuntes de San Lorenzo è un'esperienza analoga a quella che vivono gli escursionisti quando percorrono i sentieri dei boschi. Con questa mostra, dice González, “racconto le mie lunghe passeggiate in montagna, la mia esperienza personale con il bosco, la sensazione di pace che ho respirato in questo luogo”.
(*) Fino all'8 aprile 2023.
Aggiornato il 17 febbraio 2023 alle ore 11:01