È interessante il parterre di Ant-Man and The Wasp: Quantumania, in sala dal 15 febbraio distribuito da Walt Disney. Torna la coppia di supereroi Scott Lang (Paul Rudd) e Hope Van Dyne (Evangeline Lilly) per continuare le loro avventure come Ant-Man e Wasp. Insieme a loro i genitori di Hope, Janet Van Dyne (Michelle Pfeiffer) e Hank Pym (Michael Douglas) e la figlia di Scott, Cassie Lang (Kathryn Newton). Vale a dire una molto strana famiglia di cinque persone apparentemente del tutto normale, anche se è fatta in realtà da supereroi spesso inetti. Per loro un’avventura piena d’azione nell’oscuro Regno Quantico, dove c’è da affrontare il supercattivo Kang the Conqueror (Jonathan Majors), che li spingerà oltre i limiti di ciò che pensavano fosse possibile e rivelerà anche segreti familiari inaspettati. E c’è già chi parla del Guerre stellari targato Marvel. “È una storia epica e incredibile”, dice la Pfeiffer nella Global Virtual Press Conference. “Il mio personaggio di Janet deve fare i conti con un passato che credeva aver definitivamente sepolto e questo in un paesaggio grandioso e travolgente come quello di Quantumania dove aveva trascorso ben trenta anni”.
Sottolinea Douglas: “Interpreto il Dr. Hank Pym, un supereroe semi-pensionato che si sta godendo la vita ed è felice di riavere sua moglie Janet. Il loro legame è piuttosto speciale e va ben oltre il loro matrimonio e le loro carriere. Un rapporto davvero equilibrato, molto raro da realizzare”. “I film di Ant-Man sono sempre stati incentrati sulla famiglia – dice il regista Peyton Reed – e in questo lavoro approfondiamo e complichiamo le dinamiche familiari dipingendole su una tela più ampia. Nei primi due film avevamo iniziato a tastare il terreno del Regno Quantico mentre stavolta volevamo dargli un look completamente diverso: un’esperienza epica”. Per quanto riguarda la realizzazione di Quantumania, chiosa: “Abbiamo raccolto ispirazioni da fotografie scattate con microscopi elettronici e da immagini prese dalle riviste heavy metal degli anni Settanta e Ottanta. Ho collezionato poi molte illustrazioni prese da copertine di vecchi libri di fantascienza in edizione economica. Si trattava di dipinti davvero evocativi e molto malinconici. Quell’atmosfera e quel tono ci piacevano molto per il look del Regno Quantico”. Come è stato fisicamente interpretare dei Supereroi per Douglas (77 anni) e Pfeiffer (64 anni)? Spiega l’attrice: “Vorrei avere più preparazione per questo tipo di cose. C’è stato un intero dipartimento che ci ha supportato per alcune scene. E con loro ho spesso lavorato fino allo sfinimento per le scene più fisiche. Ma per me è stato comunque sempre molto divertente, mi piaceva poi che il mio personaggio fosse una tosta”.
Aggiornato il 09 febbraio 2023 alle ore 17:31