“Hometown”, il potere della memoria

Una lunga passeggiata per le per le strade di Cracovia. Roman Polanski e Ryszard Horowitz sono due amici che ripercorrono i luoghi, la memoria, l’orrore. Ricordano i momenti drammatici vissuti al tempo dell’occupazione nazista, quando Polanski si trovava nel ghetto ebraico. Il racconto dell’Olocausto emerge in un bel documentario, Hometown - La strada dei ricordi, prodotto da Èliseo entertainment di Luca Barbareschi con KRK Film, in collaborazione con Vision Distribution e Sky e distribuito nelle sale cinematografiche a partire da ieri, da Vision Distribution in collaborazione con Europictures, in tempo per il Giorno della memoria, che si ricorda domani, venerdì 27 gennaio. Il documentario racconta del regista, che lasciò la città natale da giovanissimo per diventare un cineasta, e di Horowitz, che fuggì alla volta di New York per cominciare quella che sarebbe diventata una straordinaria carriera nel campo della fotografia.

Emoziona ascoltare ora, dopo decenni, dalle loro voci, sui luoghi che li hanno resi quelli che sono oggi, storie drammatiche e a tratti persino divertenti, punteggiate dai brevi flashback, i ricordi di due bambini intraprendenti: Polanski che, fuggito dal ghetto, si nascose nella casa di una famiglia contadina ed Horowitz che fu il più piccolo a salvarsi grazie a un uomo, l’imprenditore dichiarato “Giusto tra le nazioni”, che lo sottrasse, come tantissimi altri ebrei, alla deportazione. Si tratta dell’uomo a cui Steven Spielberg, nel 1993, dedica il suo capolavoro in bianco e nero, Schindler’s List, film vincitore di sette Oscar.

Aggiornato il 26 gennaio 2023 alle ore 15:09