The Fabelmans di Steven Spielberg è il film favorito della 95ª edizione degli Oscar, che si terrà il 12 marzo 2023. Il lungometraggio è una semi-autobiografia basata sull’infanzia del regista, cresciuto nell’Arizona del Dopoguerra, dai sette ai diciotto anni. I Golden Globes hanno aperto la stagione dei premi puntando sul nuovo gioiello spielberghiano e su Spiriti dell’isola di Martin McDonagh, la storia di due amici che si trovano in un vicolo cieco. Invece, le candidature ufficiali dell’Academy Award saranno annunciate il 24 gennaio. Variety, la Bibbia di Hollywood, insieme ai due film citati inserisce altri possibili candidati: The Whale di Darren Aronofsky racconta le vicende di un insegnante di inglese solitario e patologicamente obeso che cerca di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente; Everything Everywhere All at Once di Daniel Kwan e Daniel Scheinert è la storia di un’anziana immigrata cinese trascinata in un’avventura folle; Tar di Todd Field, ambientato nel mondo internazionale della musica classica, è incentrato su Lydia Tár, la prima donna chiamata a dirigere una grande orchestra tedesca; Elvis di Baz Luhrmann racconta la vita dell’icona della musica americana Elvis Presley, dalla sua infanzia fino a diventare una star del rock e del cinema negli anni Cinquanta, pur mantenendo una complessa relazione con il suo manager, il colonnello Tom Parker; Top Gun: Maverick di Joseph Kosinski è il sequel del film del 1986. Dopo trent’anni, Maverick sta ancora superando i limiti come aviatore navale di alto livello, ma deve affrontare i fantasmi del suo passato quando guida i diplomati d’élite di Top Gun in una missione che richiede il massimo sacrificio da parte di coloro che sono stati scelti per pilotarlo.
Oggi si chiudono le votazioni per le candidature agli Oscar (dieci nella categoria del Miglior film, la più prestigiosa). Niente di nuovo sul fronte occidentale di Edward Berger e Argentina 1985 di Santiago Mitre sembrano emergere come potenziali vincitori per il Miglior film internazionale così come, nella categoria del film di animazione, il Pinocchio di Guillermo Del Toro non sembra avere rivali. Tra i test in vista dei premi più ambiti, stasera assegna i suoi premi l’Associazione dei critici che ha aperto agli stranieri dopo le polemiche che due anni fa hanno investito la Hollywood Foreign Press Association. Everything Everywhere All at Once è in testa alle nomination. I giudizi della Pga (Producers Guild of America) l’unione produttori, sono sempre stati finora considerati un affidabile precursore degli Oscar. È indicativa l’inclusione nelle sue nomination di The Whale. Il film di Darren Aronofsky – che da regista in corsa anche con The Territory per il miglior documentario – potrebbe regalare a Brendan Fraser la statuetta per il Miglior attore.
Aggiornato il 17 gennaio 2023 alle ore 17:28