Il Mediterraneo è stato sempre considerato come “Culla dell’Umanità”. Dalle sue sponde sono nate le principali civiltà, che sino a oggi abbiamo schematizzato in “occidentale” e “arabo-islamica”. L’attualità dei violenti stravolgimenti socio-culturali subentrati nell’ultimo ventennio ha ampliato l’area a quello che oggi viene definito il “Mediterraneo allargato” o, nella versione araba, “l’EuroAfrica dei Cinque mari”. L’autore Fabio Ghia, anche in relazione all’esperienza diretta acquisita in quella zona, descrive come il mondo intero stia cambiando in relazione alle molteplici situazioni descritte nel libro.

All’indomani degli attentati dell’11 settembre 2001 e con la nuova scintilla dell’apertura di Barack Obama all’Islam radicale del 2009, l’EuroAfrica ha visto l’esplosione delle Rivoluzioni della “Dignità” in tutti i Paesi della sponda sud e, dal 2012, l’intera Africa è divenuta inconscia protagonista di dissidi e conflitti interni. A cominciare dalla ribellione di un movimento armato tuareg nel Mali, il Centrafrica ne è stato coinvolto in maniera massiva, interagendo con gli Stati costieri del Golfo.

Nel Mar Nero, con l’invasione russa in Ucraina del febbraio 2022, la metafisica del caos di Vladimir Putin ha messo in risalto il valore aggiunto delle radici culturali di appartenenza, segnalando ancor di più la fragilità dell’Europa mediterranea, ancor più enfatizzata, nel 2006, dalla vecchia teoria del siriano Bashar al-Assad sull’Area dei Cinque Mari, a seguito del ritiro delle unità della VI Flotta statunitense dal Mediterraneo.

Incentrata su un sistema regionale degli Stati che si affacciano sul Mar Mediterraneo, Mar Rosso, Mar Caspio, Mar Nero e il Mar del Golfo Arabico, l’area dei Cinque Mari non voleva rappresentare altro che una forma di coordinamento strategico tra Russia, Iran, Turchia, Egitto e Arabia Saudita, con russi e iraniani quali elementi di pressione esterni alle realtà locali dei singoli Stati. Un sistema, questo, che si sta puntualmente realizzando!

Il quadro descritto ha inoltre innescato la miccia incendiaria dei i flussi migratori verso la sponda nord del Mediterraneo, cui si sono aggiunti gli arrivi dalla rotta balcanica dei senza patria fuggiti dai Talebani in Afghanistan, per finire con la marea di rifugiati ucraini dell’ultimo anno.

Nelle pagine del libro ci si chiede quali siano state le cause che hanno generato questi fenomeni migratori, così come le connessioni esistenti tra gli Usa e la politica energetica dei Paesi del Golfo, senza dimenticare i dettagli dei fenomeni di radicalizzazione islamica, nonché le sottili manovre avvenute nel settore energetico.

Tutti argomenti che convoglieranno in un “Nuovo ordine mondiale”, che porterà necessariamente alla rivisitazione di quell’organismo che, per sua natura, avrebbe dovuto evitare lo sconquasso mondiale tuttora in corso, ovvero l’Organizzazione delle Nazioni Unite.

(*) Fabio Ghia, “L’EuroAfrica dei cinque mari in un Mediterraneo senza pace”, Librati edizioni

Aggiornato il 28 dicembre 2022 alle ore 12:07