Un evento unico e incantevole ha preso vita al Teatro Ghione di via delle Fornaci, nel cuore di Roma, nella serata del 5 novembre. Una meravigliosa Donatella Pandimiglio ha portato in scena lo spettacolo dal titolo Timeless Barbra (Happy to 80th) dedicato alla poliedrica Barbra Streisand in occasione dei suoi 80 anni compiuti lo scorso aprile. L’americana Barbra, cantante, attrice, regista e compositrice, con oltre 240 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, è senza dubbio una vera diva incontrastata, icona senza tempo e da sempre mito indiscusso. Con la sua voce inconfondibile, calda, singolare e penetrante, continua a far sognare il pubblico di ogni età. Ma la star newyorkese non ha avuto successo solo in campo musicale, ricordiamo che nelle ben sei decadi della sua sfavillante carriera ha vinto di tutto: 5 premi Emmy, 1 Tony Award, 11 Golden Globe, 10 Grammy Award e 2 Premi Oscar (come miglior attrice protagonista in Funny Girl del 1968 e per la canzone evergreen in A star is born del 1976).
Insomma un tributo a chi ci ha fatto sognare vedendola nelle braccia Robert Redford in Come eravamo, una storia d’amore complessa e tormentata, capolavoro del 1973 di Sydney Pollack. Un tributo per l’indimenticabile The way we were, che ha scalato le classifiche di tutto il mondo e per altri straordinari successi indimenticabili come Woman in love, Memory, Guilty, Tell him. Inoltre, l’evento al Ghione è stato arricchito dalla presenza del cantautore Franco Simone che per l’occasione ha realizzato un brano inedito dal titolo E Barbra cantava, un omaggio alla star americana e scritto esclusivamente per Donatella, in cui il cantautore immagina un incontro armonioso tra le vite delle due artiste. Franco Simone ha duettato con la Pandimiglio e ha regalato al pubblico anche dei piccoli assaggi dei suoi successi. In platea, fra tanti artisti e personaggi famosi dello spettacolo, Anna Fendi che, invitata a prendere la parola, ha voluto ricordare come la moda abbia dato onore all’Italia soprattutto intrecciandosi con il cinema del secolo scorso.
Per la Fendi, che ha avuto il privilegio di lavorare con i più grandi registi del secolo scorso come Fellini, Visconti, Antonioni, Leone e anche lo statunitense Scorsese, la moda ha rappresentato qualcosa di importante per il cinema italiano e internazionale.
Lei e le sue sorelle hanno vestito le più grandi star come la Mangano, Madonna, passando per Meryl Streep e ha raccontato, commossa, che “sapere che la Streisand, in una serata di gala nel 1984, in California, una donna così iconica, con tanta spiccata personalità, scelse di indossare, avendolo acquistato da sola, un capo Fendi, mi riempie di grande orgoglio e mi onora”. Donatella Pandimiglio ha così restituito il dipinto di un’artista che è insieme personale e assoluta, in cui la carriera di Barbra scende dalle note delle sue canzoni e si discioglie in quella di chi la racconta fino ad identificarsi con lei in uno spettacolo denso di emozioni, dove le musiche sono proposte, valorizzate e sublimate nella loro potenza e nella loro fulgida e vibrante bellezza.
Aggiornato il 08 novembre 2022 alle ore 11:22