Netflix, un nuovo abbonamento con la pubblicità

Un abbonamento più economico che include gli spot pubblicitari. Lo introduce Netflix in 12 Paesi: Italia, Australia, Brasile, Canada, Corea, Francia, Germania, Giappone, Messico, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti. L’abbonamento si chiamerà “Base con pubblicità”. Nel nostro Paese costerà 5,49 euro al mese e sarà disponibile dal 3 novembre alle cinque del pomeriggio. Gli altri tre modelli di abbonamento, “Base”, “Standard” e “Premium”, rimarranno disponibili agli stessi prezzi di prima e senza interruzioni pubblicitarie. L’introduzione di questo nuovo piano era già stata annunciata mesi fa. L’obiettivo è evidente: attirare nuovi abbonati e recuperare quelli persi nel corso degli ultimi mesi.

Chi si abbonerà al piano “Base con pubblicità” avrà una media di 4 o 5 minuti di interruzioni pubblicitarie ogni ora, con spot da 10 o 15 secondi collocati sia all’inizio che in mezzo a film e serie. Netflix ha annunciato che all’interno di questo abbonamento non rientrano “un numero limitato” di film e programmi televisivi “a causa di restrizioni legate alle licenze”, ma che sta lavorando per risolvere la questione. La qualità video sarà fino a 720p/HD (la stessa dell’attuale piano “Base”) e non sarà possibile scaricare serie o film sui dispositivi per vederli quando si è offline.

Netflix ha 221 milioni di utenti ed è il primo servizio di streaming video nel mondo. Ma nei primi due trimestri del 2022 ha annunciato di aver perso abbonati. Una delle cause era da ricercarsi nella condivisione delle password per accedere ai propri servizi. Il colosso dello streaming sostiene che, oltre agli abbonati il servizio viene utilizzato da almeno altri cento milioni di persone o nuclei familiari. Sulla riduzione degli abbonati ha influito però anche la scelta di Netflix di alzare i prezzi dei propri abbonamenti a partire dallo scorso gennaio. La società non rivedeva i propri prezzi da quasi due anni e in seguito agli aumenti molti hanno preferito abbandonare il servizio, magari orientandosi verso altre piattaforme di streaming che costano meno.

Aggiornato il 15 ottobre 2022 alle ore 10:15