Con il suo libro Demoni, streghe e battaglie, Dalmazio Frau dimostra che la storia dell’arte e, soprattutto, dei suoi protagonisti, deve essere analizzata da una diversa prospettiva dove hanno il giusto spazio elementi quali la percezione dell’Altrove, del patrimonio simbolico e degli archetipi che percorrono, ispirano e condizionano la storia intellettuale dell’umanità. I numerosi e pregevoli studi sui protagonisti dell’arte sono spesso orientati sugli aspetti tecnici, con incursioni nel mondo storico e sociale di contorno, con qualche propaggine nell’area economica (György Lukács e Arnold Hauser fra i più noti).
L’autore sceglie la strada più tortuosa, più intrigante e affascinante. Il racconto va letto a vari livelli: artistico, biografico, storico-sociale e misterico che racchiude il non-detto, filosofico e della teologia presidiata da feroci ed intelligentissimi inquisitori. Il tutto si svolge all’interno di uno scenario caratterizzato da intrighi, spiate, tradimenti, difficili equilibri politici e militari, caccia alle streghe e dalle scorribande degli eretici che fuggono e diffondo il loro pensiero in tutta l’Europa. Salvator Rosa riesce a superare queste strettoie con abilità e una buona dose di fortuna. Il suo percorso umano ed artistico non si ferma mai! Nel mare tumultuoso del Seicento italiano, il pittore, poeta, attore, commediografo riesce a superare varie difficoltà nonostante le avversità provocate dal suo carattere difficile. Da tutti visto come un limite, per Dalmazio Frau il carattere roccioso dell’artista è un punto di forza, è l’architrave della sua creatività, delle sue intuizioni sociali, della sua ricerca interiore.
Viene salvato ed apprezzato dalle più acute menti del suo tempo: cardinali, committenti, principi, raffinate presenze come Cristina di Svezia che perdonano e spesso nascondono le sue intemperanze. Riescono a leggere oltre percependone il genio talvolta plateale ma sovente oscuro e profondo. Salvator Rosa è un finissimo creatore di passaggi stilistici che riescono ad evitargli la tagliola degli occhiuti e pervasivi domenicani con i loro tribunali operativi in tutta l’Europa. L’artista è un grande interprete del Caos che irrompe continuamente sull’Armonia. Lo racconta nei suoi quadri che illustrano battaglie, nature morte, ritratti e atmosfere sospese, spesso cupe. Ci propone paesaggi scuri dove si muovono figure spettrali orribili, zoologie fantastiche e deformità repulsive. Uno strumentario che cerca di esternare messaggi iniziatici ed ermetici filtrati simbologie complesse.
La vita di Salvator Rosa è un mosaico di eventi percorsi dalla costante esistenziale della ribellione sociale ed artistica quando decide di non farsi condizionare dalla “committenza” costituita da mecenati, da ricchi e da personaggi potenti che ordinano opere su misura. Dalmazio Frau ci fa sapere che Rosa è, di fatto, il primo artista ad allestire mostre delle sue opere liberamente create. Il pittore, ormai celebre e richiesto da molte corti europee, non supera mai il confine fluttuante dell’eresia. Riesce a trasmettere i contenuti dell’Altrove utilizzando le complesse impalcature simboliche prese in prestito dall’Alchimia e dal pensiero esoterico e rosacruciano, dalle riflessioni e dalle ricerche delle maggiori menti del suo tempo. Il libro ci parla di arte, ci racconta la particolare ed intrigante vita di Salvator Rosa dietro la quale si muove un magma creativo e di pensiero molto vivace e appassionato. Artista famoso ma poi dimenticato e persino disprezzato, viene in questo libro recuperato con maestria.
L’autore ci confida tra le righe che l’atto alchemico di trasformazione interiore è quello della creazione artistica, dell’intuizione inafferrabile che va ben oltre i canoni della razionalità scientifica ed economica L’arte è quindi l’atanòr, il contenitore che conduce alla trasformazione interiore. Ci parla con abilità e scorrevolezza della numerosa galleria di personaggi, testi, atti politici, menti creative dell’epoca al punto di farceli vedere di fronte. Immersi in questa atmosfera magica, dispiace che il libro finisca così in fretta.
Il volume scorre vertiginosamente per centotrentadue pagine seguite da una breve ma calibrata bibliografia. Rendono interessante ed agevole la lettura le note informative a piè di pagina. Aiutano la comprensione del testo evitando che l’attenzione del lettore sia dispersa nella ricerca esterna. Un testo, purtroppo breve, si legge come un romanzo, come un saggio storico, come un resoconto artistico.
Un libro da regalarsi e da donare a coloro che vogliono sapere.
Demoni, streghe e battaglie di Dalmazio Frau Edizioni Mondo Nuovo 2022, 140 pagine, 16 euro
Aggiornato il 11 ottobre 2022 alle ore 11:11