“La Rose de sable”, il capolavoro di Henry de Montherlant

Maria Latella mi ha fatto un giorno un bellissimo regalo, il libro di Henry de Montherlant Le ragazze da marito, un testo meraviglioso che è stato per me come la punta di un iceberg del disvelamento della bellezza. Incuriosita, infatti, ho cercato altri titoli dello stesso autore, che non conoscevo, non sapevo chi fosse, e mi piaceva molto. Ho trovato, prima, Les Célibataires, tradotto in italiano, che mi ha “segnato” come se avesse scavato un “solco” nella mia anima, insegnandomi una compassione e una sensibilità che purtroppo non conoscevo fino ad allora.

Si tratta di un libro che “parla” di ciò che senza alcun dubbio deve avere vissuto de Montherlant, vale a dire l’abbandono della propria vita a se stesso una volta venuti meno gli “argini” e le cure di chi ti vuole bene, di chi tiene a te. Lasciati soli in una solitaria campagna, la casa antica e vecchia che crolla insieme alla incapacità personale di riuscire a tenerla in qualche modo su. Si consuma, giorno dopo giorno, una fine drammatica nella desolazione e nella solitudine. Gli animi muoiono insieme a tutto il resto, lasciando il nulla. Ogni volta che voglio bene, che sento di volere bene, ricordo la sensazione nuda cruda e fredda di questo libro meraviglioso, e “corro ai ripari” abbondando nel riempire ed arricchire con dosi massicce di affetto e di bene chi amo, perché “senta” la presenza e la ricchezza dell’amore, della gioia, della bellezza e anche del benessere se si può.

Sempre più incuriosita, ho fatto allora arrivare nella libreria francese del centro culturale qui a Roma tutti gli altri titoli esistenti e soprattutto disponibili di Henry de Montherlant, tutti quelli che sarebbero potuti arrivare. In più tranches mi sono stati recapitati più libri, che ho cominciato a leggere in francese. La sera, sul comodino accanto al letto, aspettavano me. Insieme ai testi di Marguerite Yourcenar, che, gira e rigira, avevano sempre la precedenza. Forse perché in italiano è più agevole leggere nella madrelingua.

Un giorno, conversando, ho detto ad una signora di origine corsa – della Corsica – quanto mi sarebbe piaciuto leggere quei libri e apprezzarli, e, dato il suo interesse, visto anche che per lei sarebbe stato facile, essendo francese, la lettura agevole, le ho regalato un primo libro, poi un altro, e così via. Nella sua casa a ridosso di Piazza Del Popolo, un giorno, ha tirato fuori un quaderno di scuola, come quelli dei ragazzi alle medie, a quadretti piccoli per la matematica un po’ più avanzata, su cui, con la matita, aveva scritto in maniera elementare, riga per riga, un primo “pezzo” di uno dei libri di Henry de Montherlant. Era così bello. Sola, davanti al computer, ho cominciato a tradurlo, divorandolo.

Ho ed abbiamo passato anni stupendi a tradurre de Montherlant, a dire il vero, ho ed abbiamo vissuto “grazie a” e con de Montherlant. Come se ci avesse preso per mano, ci ha scelto, l’ho scelto, è entrato dentro di noi e me. La letteratura, diceva Marguerite Yourcenar, è come un filo brillante, d’argento luminosissimo, che ignora il tempo e lo spazio – è la quarta dimensione di Albert Einstein? – cui ci si “lega” o ci si “attacca”, ci si connette. Capita ai più fortunati, sono grata tutti i giorni a Henry de Montherlant e a Marguerite Yourcenar di avermi fatto “afferrare” grazie e tramite loro questo meraviglioso filo.

Vivere con e di Henry de Montherlant è un’esperienza sublime. Henry de Montherlant insegna a vivere. La Rose de sable è il suo capolavoro più grande, cui dobbiamo essergli tutti grati, per averlo scritto. Nelle Lettere ai contemporanei Margherite Yourcenar, che aveva scambiato qualche secca e deferente lettera con de Montherlant, riferisce di essere stata colpita dalla scena magistrale che, nel libro, si svolge nella Medina dove i due protagonisti, Guiscard e Auligny, vengono descritti in una scena tragica e vivida di morte. La Rose de sable insegna la vita: una fiammata repentina e straordinaria di luce. Leggetelo anche voi. Con la mia cara amica l’abbiamo tradotto in italiano. Adesso, forse, una casa editrice interessata, a breve, lo pubblicherà.

Aggiornato il 10 ottobre 2022 alle ore 11:23