Netflix patteggia per “La regina degli scacchi”

Netflix vive giorni difficili sul fronte legale. Dopo la causa per la serie Inventing Anna è il turno de La regina degli scacchi. La piattaforma di contenuti audiovisivi è stata denunciata nei giorni scorsi da Rachel Williams, una reporter di Vanity Fair, che si è sentita diffamata per la descrizione del suo personaggio nella serie sulla truffatrice Anna Sorokin. Ora Netflix patteggia per uno scivolone “sessista” dei suoi sceneggiatori de La regina degli scacchi. Gli avvocati dell’ex campionessa sovietica Nona Gaprindashvili hanno ritirato la denuncia contro il gigante dello streaming che aveva messo in giro la “devastante falsità” secondo cui, nel corso della sua lunga carriera, la georgiana Nona non si era mai battuta contro scacchisti maschi. La frase incriminata era arrivata in chiusura dell’ultima puntata quando la protagonista americana, Beth Harmon, sconfigge a Mosca un rivale maschio e un annunciatore spiega che l’avversario l’ha sottostimata perché donna.

L’accordo, la cui entità monetaria non è stata rivelata, arriva dopo un anno dalla querela per diffamazione presentata dalla 81enne Gaprindashvili che aveva chiesto cinque milioni di dollari di danni. Nella realtà la prima donna a conquistare il titolo di Grand Master si era scontrata con vari rivali uomini: una sessantina almeno fino al 1968, che è poi l’anno in cui è ambientata la serie, e una volta addirittura poco prima della messa in onda della puntata incriminata. Battuti dalla leggenda della scacchiera georgiana erano stati almeno tre campioni del mondo: i Grand Master Mikhail Tal, Boris Spassky e Viswanathan Anand. “Siamo felici che la questione sia stata risolta”, ha detto Alexander Rufus-Isaacs, che rappresenta la campionessa.

Soddisfatti anche i legali di Netflix. Gli avvocati davanti alla Corte avevano invocato il Primo Emendamento “a tutela della libertà artistica di introdurre la frase in una serie di fiction in cui tra l’altro venivano affrontati temi di interesse pubblico tra cui le sfide che le donne si trovavano davanti quando, negli anni Sessanta, dovevano gareggiare nel mondo degli scacchisti di élite dominato dagli uomini”. Basata sul romanzo del 1983 di Walter Tevis e interpretata da Anya Taylor-Joy, La regina degli scacchi è diventata la serie di maggior successo di successo per Netflix: ha vinto due Golden Globe e 11 Emmy e potrebbe essere presto adattata in un musical.

Aggiornato il 08 settembre 2022 alle ore 16:37