Alla Galleria “La Pigna” (storico punto di riferimento dell’Ucai, Unione cattolica artisti italiani, sorto a metà anni Sessanta per volere d’un Pontefice come Paolo VI, molto sensibile ai temi dell’arte e del suo rapporto con la fede), è stata inaugurata con successo la mostra personale dell’artista Ismaele Chignola: “Secundum Joannem”. Nato a Verona nel 1963, Chignola si è laureato in Progettazione grafica, pubblicitaria ed editoriale presso l’Isia di Urbino: con successive esperienze di lavoro per aziende del Triveneto. Dal 2005 docente del Liceo Artistico (indirizzo grafico e audiovisivo-multimediale), nel 2014 laureatosi in Discipline artistiche all’Università di Verona, è attualmente titolare dei corsi di computer graphics e packaging presso l’Accademia veronese di Belle Arti.

Artista specializzato in arte sacra, Chignola sino a martedì 26 luglio è a Roma, alla Galleria “La Pigna”, per presentare il suo nuovo ciclo pittorico: “Secundum Ioannem”. La caratteristica di lavorare su sequenze tematiche contraddistingue. Infatti, il lavoro di questo pittore, che ha già realizzato quattro diversi cicli. Due, conservati presso il Santuario di Pietralba (Bolzano), e dedicati ai sette dolori e ai Sette Gaudi di Maria (due tradizioni devozionali d’ ascendenza medioevale, cui son molto legati i Servi di Maria, lo storico Ordine mendicante della Chiesa nato a Firenze forse nel 1233: che gestisce il più importante santuario altoatesino, già meta di Giovanni Paolo II); mentre il terzo, centrato sulla vita di San Francesco d’Assisi.

“Secundum Joannem”, nuovo ciclo pittorico di Chignola, è un nuovo progetto che illustra i miracoli di Gesù raccontati dal suo testimone oculare, e discepolo prediletto, Giovanni di Betsaida: secondo la tradizione fratello di Giacomo il Maggiore, ed unico degli apostoli presente alla sua morte in croce. Ispirato a quelli che l’evangelista chiama “segni” per la loro pregnanza teologica, l’itinerario visivo (che ricollegheremmo, quasi, alla tradizione, medioevale e anche rinascimentale, dei cicli pittorici su un determinato tema, importanti nella civiltà di allora, fortemente basata sulle immagini), è frutto di una profonda riflessione, assistita da teologi competenti. Che ha portato ad affinare i temi affrontati attraverso un laborioso iter progettuale, iter che è possibile apprezzare nella mostra: accanto ai sette grandi quadri, infatti, viene esposto quello che è stato il loro processo creativo, dai primi bozzetti al disegno compositivo, sino agli studi di chiaroscuro.

Non era facile cimentarsi con un testo come il Vangelo di Giovanni: com’è noto, ben più complesso degli altri tre Vangeli, i sinottici, pieno di spunti anche neoplatonici, e, in parte, esoterici (sin dal celeberrimo inizio, “In principio era il Verbo”: esaltazione del “Logos”, della potenza inarrestabile della parola, ma anche della ragione, ambedue centrali nella formazione e nella diffusione della fede). Chignola vi riesce, con una serie di quadri che ripercorrono i momenti essenziali del Vangelo giovanneo (Nozze di Cana, miracoli di Cristo, ultima Cena, Passione, Resurrezione) con uno stile al tempo stesso elevato e semplice, che ricorda sia i maestri del passato (dal Leonardo del “Cenacolo” a vari grandi dell’Ottocento-Novecento) che, nelle migliori espressioni, il fumetto d’autore. E, con soluzioni cromatiche dove predominano soprattutto il giallo e l’ocra, ricrea veramente le atmosfere polverose e selvagge del Medio Oriente.

La mostra – a ingresso libero, nel cortile del Palazzo dell’Opera Romana Pellegrinaggi, Via della Pigna, 13A – è stata presentata dal giornalista Dante Fasciolo (che ha illustrato le analogie tra Cristo e i tanti eroi, spesso sconosciuti, in lotta sui Golgotha di oggi, dalla guerra russo - ucraina alle battaglie per i diritti delle minoranze etnico – linguistico – religiose), e resterà aperta sino al 26 luglio, dal lunedì al venerdì (ore 15.30-19). “Del Vangelo di Giovanni – precisa Ismaele Chignola – mi ha colpito soprattutto il tono al tempo stesso lineare e complesso, che unisce il realismo alla capacità di fornire. Di tanti episodi, molteplici chiavi di lettura”.

Aggiornato il 21 luglio 2022 alle ore 11:37