Restituite all’Italia più di 500 opere d’arte trafugate

I finanzieri di Bitonto e il Nucleo dei carabinieri Tutela patrimonio culturale di Bari hanno sequestrato un’enorme collezione da centinaia di opere d’arte. La triste occasione che ha portato a questo ritrovamento è la morte di un facoltoso collezionista, che ha lasciato incustoditi innumerevoli reperti archeologici, statue, dipinti, beni ecclesiastici, archivistici e librari. Si contano 350 manufatti ceramici, in terracotta e in bronzo, di produzione apula risalenti al III-IV secolo avanti Cristo, altri 80 in vetro, metallo e avorio, provenienti dal Mediterraneo Orientale e risalenti al secondo millennio avanti Cristo.

Confiscati dalle forze dell’ordine anche vari manoscritti, numerose autentiche di reliquie risalenti al XIX secolo, un antico volume del 1682 dal titolo Costitutiones synodales bituntinae ecclesiae, dipinti e sculture. L’indizio che ha dato il via alle indagini è stata la consegna di una statua lignea raffigurante la Madonna in trono col bambino (del XIV secolo) da parte degli eredi alle autorità. In concerto con le ultime volontà del defunto collezionista. Questo manufatto fu trafugato nel 1977 dalla Chiesa di Sant’Egidio Abate di Cerqueto (in provincia di Teramo), riconosciuta grazie ad una foto presente nella Banca Dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti. I militari hanno accertato la provenienza illecita dei beni sequestrati e individuato i legittimi proprietari, tra i quali diversi privati per i dipinti – trafugati a Roma, Genova e Bologna – la Chiesa per i beni ecclesiastici e lo Stato per i reperti archeologici.

NEW YORK RESTITUISCE 142 OPERE D’ARTE

Dall’altra parte dell’oceano, a New York, sono state sequestrate più di 140 opere antiche, dal valore complessivo di 14 milioni di dollari. Gli oggetti trafugati sono stati consegnati oggi alle autorità italiane durante una cerimonia. Tra i recuperi, un affresco rubato dal sito archeologico di Ercolano, conosciuto come l’Affresco di Ercolano, raffigurante un giovane Ercole mentre strangola un serpente. L’opera è stata tolta dalle mani del businessman Michael Steinhardt un anno fa. L’affresco da solo vale un milione di dollari, e fa parte del più ampio catalogo di 180 oggetti consegnati da Steinhardt agli investigatori italiani e americani. Il filantropo e investitore aveva acquistato questa “manciata” di opere d’arte da Robert Hecht. A Steinhardt, 81 anni, come parte dell’accordo giudiziario, è stato vietato a vita di poter acquistare oggetti d’antichità.

In tutto, le opere restituite all’Italia sono 142, di queste circa sessanta sono state rinvenute alla Royal-Athena Galleries, celebre galleria d’arte nell’Upper East Side, la Manhattan bene. Anche un affresco risalente al quarto secolo avanti Cristo rubato a Paestum, e un antico recipiente romano del 700 avanti Cristo stanno ritornando a casa. La riconsegna del patrimonio al Paese è avvenuta in presenza del console generale d’Italia a New York, Fabrizio Di Michele.

“Queste opere – ha commentato il procuratore distrettuale Alvin Bragg – meritano di stare nel loro luogo d’origine, in modo che gli italiani possano apprezzare le meraviglie del passato del loro Paese”.

Aggiornato il 21 luglio 2022 alle ore 13:13