La Dieta Mediterranea come modello di diplomazia

Si è svolto l’importante evento “Dieta Mediterranea strumento di diplomazia”, organizzato dal Ministero degli Esteri, in collaborazione con l’Istituto agronomico del Mediterraneo – Ciheam di Bari e il Comune di Caserta, svoltosi presso la Cappella Palatina della Reggia di Caserta. L’evento ha visto l’apertura dei lavori con gli interventi del ministro Luigi Di Maio e del sindaco di Caserta, Carlo Marino.

A seguire, gli interventi dei rappresentanti degli enti territoriali, delle realtà associative, degli imprenditori e delle imprenditrici della filiera agroalimentare italiana e degli esponenti degli organismi internazionali e della società civile, tra cui: Giuseppe Sala, sindaco di Milano, Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, Valentina Stinga, Maria Pina Fontana e Rosanna Marziale, imprenditrici innovative della filiera agroalimentare del territorio campano, Ettore Prandini, presidente della Coldiretti, Fabrizio Marzano, presidente di Confindustria Campania, Alessandra Pesce, direttrice del Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia del Crea e Maurizio Raeli, direttore Ciheam Bari. I lavori hanno offerto un momento di dialogo e riflessione sulla diplomazia alimentare italiana e sui valori di sostenibilità alla base della Dieta Mediterranea, iscritta dall’Unesco nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

L’occasione è stata importante anche per descrivere il modello di Pollica, capitale emblematica della Dieta Mediterranea riconosciuta dall’Unesco. Qui già 60mila anni fa si parlava di verdure, di semi, di carne e di pesce. Un patrimonio di storie, culture, colture e tradizioni che rende esclusivo il Cilento regalando al mare delle coste cilentane la forza di una tradizione agricola importantissima. Intervenendo ai lavori, il sindaco di Pollica, Stefano Pisani, ha ribadito: “Abbiamo compreso che l’innovazione non è distante alla Dieta Mediterranea ma è quello che serve per traghettare tale modello nel futuro. Proprio a Pollica abbiamo un campus con il Future Food Institute e la Fao per formare le giovani generazioni, un luogo in cui la Fao forma i cittadini del mondo sui temi dell’alimentazione e della Dieta Mediterranea. La Dieta Mediterranea è produzione agroalimentare, sostenibilità e soprattutto sviluppo dei territori delle aree marginali e se ricordiamo tali concetti, come sindaci, avremo un lavoro importante ma molto più semplice da svolgere. Pollica è anche quest’anno coordinatore delle comunità emblematiche dell’Unesco e vogliamo giocare bene questa importante partita”.

 Inoltre, i lavori sono stati utili per accendere i riflettori sul ruolo che l’Italia gioca su queste tematiche a livello europeo, mediterraneo e mondiale, sviluppando partenariati e collaborazioni con partner internazionali come la Fao. Tra le iniziative promosse a sostegno dei Paesi più colpiti dall’attuale crisi alimentare è stato ricordato il Dialogo ministeriale mediterraneo sulla crisi alimentare tenutosi l’8 giugno in Farnesina. Un impegno che proseguirà nei prossimi appuntamenti internazionali, a partire dalla III Conferenza mondiale sulla Dieta Mediterranea (prevista a Bari dal 28 al 30 settembre) e dalla seconda edizione del Dialogo ministeriale mediterraneo, in programma per il prossimo dicembre. Le conclusioni dei lavori casertani sono state affidate al ministro Di Maio e al direttore generale della Fao, Qu Dongyu.

Aggiornato il 16 luglio 2022 alle ore 11:35