“Scalfari, A Sentimental Journey”: il doc di Michele Mally

Il racconto di un uomo che prova a tenere a bada il proprio narcisismo. Un appassionato documentario su Eugenio Scalfari che ha fatto parte degli Eventi speciali dell’ultima Festa del cinema di Roma (14-24 ottobre 2021). Scalfari, A Sentimental Journey di Michele Mally mostra il privato e il pubblico del fondatore di Repubblica. Uno sguardo originale sui 98 anni del maestro del giornalismo, scomparso ieri. Il direttore viene raccontato dal punto di vista di Donata ed Enrica, le figlie di Scalfari, con la collaborazione della sceneggiatrice Anna Migotto. Realizzato da 3D Produzioni con Rai Documentari, viene messo in onda per la prima volta su Rai 3, sabato 23 ottobre 2021, alle 17.45. Ora è disponibile in streaming su Raiplay.

“Papà è stato molto raccontato – afferma Donata – e lo ha fatto anche lui, scrivendo per esempio la sua autobiografia. Noi volevamo dare un’immagine diversa, un punto di vista inedito, un’immagine di come noi avevamo vissuto questo padre, anche in quello che ha rappresentato per il Paese”.

Un racconto carico di affetto ed emozione che non rifugge il rigore. Un uomo che ha fatto la storia del giornalismo e della politica in Italia. Le vicende pubbliche e private di Scalfari attraversano l’infanzia e l’adolescenza in pieno fascismo, gli scontri con Silvio Berlusconi, l’incontro con Carlo De Benedetti, il confronto con Italo Calvino e Federico Fellini, la creazione di Repubblica, l’amicizia con Papa Francesco. Il viaggio sentimentale è un ritratto al quale contribuiscono, fra gli altri, i registi Roberto Benigni e Paolo Sorrentino, i giornalisti Ezio Mauro, Natalia Aspesi, Bernardo Valli e Lucia Annunziata, l’ex leader del Pd Walter Veltroni, l’ex ministro Fabrizio Barca, monsignor Vincenzo Paglia e lo psicoanalista Massimo Recalcati.

“Sei giornalista – spiegano Enrica e Donata – editore, politico, scrittore, filosofo e poeta, in più amico del Papa. Abbastanza per fare di te un monumento, abbastanza anche per demolirlo”. Sottolinea l’amico Benigni: “Eugenio è uno degli uomini più divertenti che abbia conosciuto. Andare da lui è come andare a cena da Immanuel Kant, spazia in tutti gli argomenti, dall’illuminismo al basilico”. È un uomo che “sa ascoltare, molto umile, sempre a disposizione degli altri. E con una grande fragilità”.

Aggiornato il 15 luglio 2022 alle ore 16:51