Kurt Cobain: 28 anni fa l’addio alla leggenda del grunge

“É meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente”. Scriveva così nella sua lettera d’addio Kurt Cobain, citando una canzone di Neil Young, il 5 aprile del 1994. Si tolse la vita nella mansarda di una villetta a Seattle, la sua città natale, sparandosi un colpo di fucile. Il frontman dei Nirvana era timido, introverso, l’anti rockstar per eccellenza. La sua mitezza davanti a un microfono si trasformava in rabbia e disperazione, diventando la bandiera della corrente musicale e culturale grunge, che unisce punk, hard rock e la new wave in un nuovo mix minimalista che ricorda le sonorità degli anni Settanta. Chitarra, basso, batteria e voce: tutto ciò che è bastato ai Nirvana per creare un muro sonoro invidiabile dai gruppi più “estremi” del passato, presente e futuro. Il grunge è una corrente musicale nata proprio a Seattle, con il suo clima inospitale e il cielo perennemente grigio che si rispecchiano nelle sonorità cupe e “sporche” del genere.

Kurt Cobain, il bassista Krist Novoselic e Chad Channing alla batteria registrano nel 1989 Bleach, il loro primo album, sotto etichetta con la Sub pop, casa discografica meritevole di aver esportato il grunge in tutto il mondo. Già dopo questo lavoro la corrente musicale dei Nirvana comincia a tramutarsi in fenomeno culturale. Camicie di flanella, magliette di gusto vintage con fantasie discutibili e diametralmente opposte ai criteri della moda cominciano a invadere i grandi magazzini. Kurt e suoi non erano consapevoli di aver iniziato qualcosa di così grande. È solo con l’arrivo del batterista Dave Grohl (ex Scream, gruppo hardcore punk della scena underground di Washington) e con la registrazione di Nevermind – nel 1991 – che il gruppo tocca la vetta più alta del successo, diventando effettivamente un fenomeno globale.

L’alternative entra per la prima volta “a gamba tesa” nel mainstream, al primo posto nelle classifiche americane e non. Testi che raccontano depressione, uso di droghe, rabbia giovanile, rapporti difficili con i genitori hanno dato voce per la prima volta a una generazione che non si vedeva rappresentata dalla musica pop. La rivoluzione era, dopo tanto tempo, in televisione. Il successo planetario cominciò a pesare sulle spalle già cariche di tanto dolore di Kurt Cobain, che mai aveva pensato né sognato di diventare un modello per le generazioni più giovani. I suoi problemi con la droga si intensificarono durante la burrascosa relazione con Courtney Love e la registrazione del terzo album, In Utero. I testi del disco sono decisamente autobiografici, intimi, un viaggio nella psiche di un ragazzo triste e molto debole, stanco, in balia degli stupefacenti e della fama. Secondo la critica il punto più alto della carriera del gruppo di Seattle è stato l’Mtv Unplugged nel novembre del 1993. Il 23 febbraio dello stesso anno, sempre più instabile, Kurt Cobain con i suoi fa la sua ultima apparizione pubblica, su Rai 3 nel programma Tunnel, condotto da Serena Dandini.

Il 2 marzo, in vacanza a Roma, viene ricoverato per un’overdose causata dall’ingestione di 50 pasticche di Rohypnol mischiate allo champagne. Poco più di un mese dopo, si suicida, a 27 anni. Lascia una lettera al mondo, quasi volesse scusarsi con tutti del suo gesto. Un uomo che si è sempre sentito in difetto, che non ambiva affatto alla figura di leader che si era, suo malgrado, ritagliato nella scena grunge. Odiava il fatto che i suoi testi, così personali, venissero male interpretati e strumentalizzati, ma era troppo fragile per opporsi.

La sua morte si fa simbolo, come quella di River Phoenix, della Generazione x, la generazione perduta, invisibile, “inutile”. Nati troppo tardi per il boom economico e troppo presto per la Next great generation. Il canto raschiato e disperato, la musica violenta ma ordinata dei Nirvana sono stati la degna voce, non per scelta, ma per merito, di questo periodo storico. Come as you are, vieni come sei, ovvero senza filtri, senza maschere. Questo cantava Kurt Cobain. E non solo.

Aggiornato il 05 aprile 2022 alle ore 17:07