L’Era del “disuomo”

La scienza, a giudizio di taluni, proviene dalla alchimia, evidentemente con una vertiginosa distinzione. Gli alchimisti sognano, vaneggiano, ipotizzano e fantasticano. Non hanno cognizione e mezzi per una effettiva trasformazione, pur intuendo la possibilità della trasformazione. La scienza il mutamento lo attua con strumenti e cognizioni adeguati. Alchimia e scienza hanno come scopo il possesso della natura: saperne qualità, caratteristiche, tutelarle, seguirle, modificarle utilmente. Di recente è sorta una scienza che possiamo chiamare “alchemica”, quella che più che utilizzare la natura a scopi di vantaggio vuole fondamentalmente cambiarla, al di là del vantaggio per l’umanità. Una natura denaturata, “antinatura”, alterata. Alchemica, appunto. Da una cosa farne un’altra, ma non trasformare come mettere a fuoco il ferro e farne oggetti, ma cambiare il ferro in non ferro, e l’intero resto. Un’alterazione mondiale, una società, una natura alchemizzata. Questa “scienza” stravolge natura e umanità e tende a raggiungere risultanze chimeriche aberranti. Dicevo, ogni identità diventa una pagliuzza al vento, niente di intatto.

Non esisterebbe un se stesso: non “diventa ciò che sei”, “potenza ed atto”, ma diventa ciò che non sei. Sei uomo: ti faccio diventare pecora. Sei pecora: ti faccio diventare leone. Sei leone: ti faccio diventare “leontigre”. Non dico per dire, e non esagero, anzi! Mescolanze di specie diverse, distruzioni e ricostruzioni rappezzate, soggetti creati in laboratorio, alimenti che non hanno niente di terrestre. il laboratorio dominerà il nostro futuro ed il futuro odierno, tutto verrà da qui. Questa evenienza bisogna delimitarla, è necessario che conserviamo l’umanità, che salviamo la naturalità degli alimenti, migliorarli, difenderli. Non farne prodotti alienati come vogliono coloro che li “chimerizzano”. L’alchimia transgenica è possibile non per un progetto tenebroso ma perché è possibile attuarla, ne abbiamo scienza e tecnica. Se possiamo suscitare carne sintetica con il sapore di carne, se il latte può derivare dai piselli secchi, e così per lo sterminato campo di “transvalutazioni”, con il raggiungimento di certe risultanze scientifiche e tecniche ne avremo i risultati: mutamenti genetici.

Abbiamo voluto l’evoluzione e ne pagheremo le conseguenze. Se riusciamo ad assegnare il lavoro ai robot, sostituire il lavoratore è inevitabile. Sicché non mangi la carne di animale piuttosto carne sintetica, bevi latte da piselli secchi, e per il resto, da laboratorio. Ecco il baratro, ecco l’uomo nuovo “robotico-transgenico”. Il popolo odierno “ingoia” tutto nel vero senso della parola. Un gruppo di potenti con mezzi di informazione ed altri mezzi può disporre delle masse sociali, orientarle, disumanizzarle. Le masse non reagiscono. Questo andamento costituisce l’effettiva esplosione dell’umanità. Ci preoccupiamo giustamente tanto di sopravvivere. Ci occupassimo altrettanto di come vivere! Non ce ne occupiamo, ed il robotico transgenico “antinaturale” ha le porte del mondo spalancate. Benvenuta, Era del “disuomo”!

Aggiornato il 09 marzo 2022 alle ore 13:17