“In comunità”, il saggio dello psichiatra Giorgio Villa

La cura della salute mentale in comunità: l’esperienza descritta nel saggio dello psichiatra Giorgio Villa permette di fare un bilancio sulla legge 180. A 43 anni dalla scomparsa di Franco Basaglia e a 44 anni dall’entrata in vigore della legge 180 (era il 13 maggio 1978) ricorre frequentemente la domanda se questa rivoluzionaria riforma sul trattamento dei malati mentali sia valida ancora oggi, fino a che punto sia applicata, se sia da mantenere inalterata o se sia da riformare. Una domanda legittima se si considerano le falle del nostro sistema sanitario in campo psichiatrico. A questi interrogativi aiuta a dare una risposta In comunità. Malattia mentale e cura, saggio recentemente pubblicato dello psichiatra Giorgio Villa (Edizioni dell’Asino, pagine 221, 18 euro).

L’autore racconta la storia della Comunità “Montesanto”, nata a Roma nel 1997, che, in sinergia con cooperative, centri diurni e case famiglia rappresenta la viva esperienza del lavoro riabilitativo dei pazienti con sofferenze mentali realizzata sulla base della legge 180. Un modo concreto per far rintracciare al lettore l’impianto teorico e normativo della riforma ispirata da Franco Basaglia, che in Italia ha definitivamente cambiato, a livello oltre che sanitario anche culturale e sociale, il rapporto con le disabilità mentali. Fu la fine di un’epoca che, in riferimento alla situazione di Roma, comportò la chiusura dei 37 padiglioni del Santa Maria della Pietà che ospitavano tremila pazienti. La comunità di “Montesanto” è un luogo fondato sul rispetto della storia e della patologia, dei traumi e delle ansie del paziente, dove si possono creare legami e dove il personale sanitario cerca di individuare i percorsi curativi più adeguati.

Giorgio villa descrive casi emblematici per affrontare questioni centrali della diagnosi e della cura della sofferenza mentale e rappresentare le difficoltà dell’attività dello psichiatra e del personale sanitario attraverso alcuni trattamenti significativi di persone instabili e ipersensibili nei rapporti interpersonali, schizofreniche o con disturbi psicotici, fino a storie che comportano l’elaborazione di un lutto, l’analisi della formazione e della famiglia. Per chi voglia fare un bilancio sulla legge 180, il saggio di Giorgio Villa è una lettura importante. Dall’esperienza della comunità “Montesanto” emerge un quadro positivo reso possibile grazie alla Legge 180, voluta da una classe politica coraggiosa ed animata da una grande visione del futuro che seppe, contro il dominante senso comune, chiudere i manicomi per rafforzare, in alternativa, i servizi territoriali nel rispetto della persona malata.

Aggiornato il 28 gennaio 2022 alle ore 11:31