Johnny Depp parla italiano con Andrea Iervolino

Mentre gli schemi del western si incontrano a Roma con Felice Di Benga

Si è chiuso il sipario sulla Festa del Cinema di Roma 2021 che ha visto un buon numero di fan per le star internazionali ospiti della Capitale e poche produzioni italiane entrate nella Selezione Ufficiale della giuria. Due sono coproduzioni: L’arminuta di Giuseppe Bonito, produzione italiana e svizzera; Cyrano di Joe Wright, prodotto da Gran Bretagna, Usa, Italia e Canada; mentre una sola opera è totalmente realizzata dal nostro Paese: Promises di Amanda Sthers con Pierfrancesco Favino.

Le scelte della Giuria sono assolutamente condivisibili e per l’Italia questo piccolo numero di film segnala che investire nel cinema in Italia non è più attraente. I giovani e i meno giovani, pensiamo ai numerosi lavori degli ultimi anni di Valerio Mastrandrea e di Marco Giallini, lavorano molto sul fronte del corto e a volte del mediometraggio, anche o soprattutto per questioni economiche. Così, gli interpreti si fanno le ossa e poi cercano sbocchi nelle serie televisive o all’estero. Si tratta anche qui non di una fuga di cervelli ma di talenti.

Se facciamo qualche nome, per numero e qualità, diventa tutto subito chiaro: Valeria Golino, Luca Marinelli, Sara Serraiocco, Giuseppe Battiston, Andrea Arcangeli, Alessandra Mastronardi, Valeria Bilello, Pierfrancesco Favino, Stefania Spampinato, Giovanni Gianniotti, Raoul Bova, Sergio Castellitto, Laura Chiatti, Luca Zingaretti, Giancarlo Giannini, Edoardo Costa, Caterina Murino. E lo stesso vale anche per le altre figure professionali del cinema.

Un esempio per tutti è raccontato in un libro: Da Cassino a Hollywood. Storia di un giovane produttore edito da Felici e curato da Ugo Di Tullio. Il percorso di Andrea Iervolino, tra dubbi e incertezze, di un ragazzo della provincia di Frosinone che lo porta da un cortometraggio realizzato a 15 anni alla produzione internazionale. Oggi ha al suo attivo circa settanta film con interpreti quali Al Pacino, Antonio Banderas, Nicole Kidman, Sarah Jessica Parker, Andy Garcia e, tra gli altri, e anche ovviamente Johnny Depp, con il quale ha stretto un forte legame ed era presente con lui sul tappeto rosso di Roma. È stato lui a prendere in consegna il ritratto dell’attore realizzato da un artista spagnolo a Palma di Maiorca.

Dei nostri artisti e di questo aspetto della produzione contemporanea se ne parla poco e intanto a Roma anche se fuori dal perimetro dell’Auditorium ma forse un po’ più vicino a Cinecittà, si è parlato di Hollywood e di Europa. Un altro libro, questa volta di Felice Di Benga: Storie di un incontro. Western hollywoodiano e cinema europeo d’autore dalle origini al 2020, Edizioni Mimesis, è stato presentato recentemente alla libreria Booklet Le Torri negli stessi giorni della Festa del Cinema da Riccardo Angelo Ronconi, Gianfranco Bartolotta e letture dell’attrice e regista Laura Monaco.

Forse nel futuro riusciremo a ritrovare il coraggio dei tanti produttori del secolo scorso che però avevano di fronte figure come Anna Magnani, Marcello Mastroianni, Vittorio De Sica, Federico Fellini e Giulietta Masina. Cineasti in grado di emozionare già nel momento delle riprese e che i tecnici applaudivano a scena aperta. Una sensazione straordinaria che è forse il segreto della magia del cinema e che rimanda a un verso proprio del poeta e regista Felice Di Benga: “Ridevo mentre volavi”.

(*) Nella foto sono ritratti l’attore Johnny Depp, insieme ai produttori Andrea Iervolino e Monika Bacardi, sul red carpet dell’Auditorium della Conciliazione, in occasione della XVI Festa del cinema di Roma.

Aggiornato il 26 ottobre 2021 alle ore 16:05