Franco Del Prete, un’avvincente epopea racconta la sua storia musicale

Un “Amarcord” sulla musica napoletana. Una trascinante epopea raccontata a ritmo di Jazz-Rock-Progressive mediterraneo. A tempo perso suonavo ogni giorno, Franco Del Prete, Storia di un batterista fuori dal tempo di Mario Schiavone (Edizioni Iod, 2021, 116 pagine, 15 euro) è una biografia del batterista e paroliere napoletano Franco Del Prete. La narrazione è il frutto di un anno e mezzo di frequentazione tra lo scrittore Mario Schiavone e l’artista napoletano, storico fondatore della band napoletana The Showmen, dei Napoli Centrale e dei Sud Express. Il musicista, amico da sempre del sassofonista napoletano James Senese, nell’arco della sua carriera scrive e suona per Lucio Dalla, Pino Daniele, Eduardo De Crescenzo, Sal da Vinci, Peppino di Capri, Enzo Gragnaniello, Larry Nocella, Gino Paoli. L’idea del libro prende corpo con lo scopo di narrare i cinquant’anni della storia musicale di Del Prete. Il racconto delle vicende picaresche di un musicista di talento, capace di far rivivere, in queste pagine, le vite di uomini leggendari e di luoghi indimenticabili. La testimonianza, in presa diretta, di un uomo e del suo tempo.

L’autore, Mario Schiavone, nasce ad Aversa, in provincia di Caserta, nel 1983. Passa per Agropoli, Torino e Roma. Nel 2003 vince una borsa di studio per il Master biennale di Scrittura creativa della Scuola Holden, dove si diploma nel 2005. Dopo un’esperienza di studio a Berlino, si trasferisce nella Capitale, dove lavora nella libreria della Stazione Termini. Qui raccoglie suggestioni utili per scrivere Binario 24, una storia che segna il suo esordio letterario nell’agosto 2009, su Nazione Indiana. Scrive per il portale de L’Unità, con il blog Terra nera, mare blu. È ideatore e autore del blog Inkistolio: Storie Orticanti. Alcuni suoi racconti appaiono in una serie di raccolte, tra cui l’antologia Più veloce della luce (Pendragon Editore, 2017) e Polittico (Caffè Orchidea Editore 2019), la rivista Achab, il racconto del sud diretta da Nando Vitali (Ad Est dell’Equatore) e per la rivista scientifica Minority Reports (Mimesis Editore). Attualmente lavora come docente di scrittura creativa.

A tempo perso suonavo ogni giorno è un libro scritto con grande passione ed encomiabile trasporto. Una narrazione avvincente e sincera. La scrittura è agile e a tratti poetica. L’esempio evidente è rappresentato dall’uso, costante, dell’anafora, all’inizio di numerosi capitoli. Per certi versi, il testo appare come una sorta di romanzo epistolare. In questo senso, sono emblematiche, da una parte, le “dichiarazioni d’amicizia” a Larry Nocella e a James Senese e, dall’altra, le “dichiarazioni d’amore” alla madre e di “odio” al padre. Felice anche la scelta del carattere tipografico che ricorda quello della macchina per scrivere. Infine, le foto. Conferiscono alla biografia un sentimento di intima verità. A tempo perso suonavo ogni giorno è un libro appassionato. Da consigliare.

Mario Schiavone, A tempo perso suonavo ogni giorno, Franco Del Prete, Storia di un batterista fuori dal tempo, Edizioni Iod, 2021, 116 pagine, 15 euro

(*) Nella foto in alto: Franco Del Prete

(**) Nella foto al centro: Mario Schiavone e Franco Del Prete

(***) Nella foto in basso: la copertina del libro A tempo perso suonavo ogni giorno

Aggiornato il 07 settembre 2021 alle ore 13:23