Muore “Pepe” Salvaderi, colonna dei Dik Dik

È morto ieri sera Erminio “Pepe” Salvaderi, colonna e fondatore dello storico complesso beat italiano degli anni Sessanta, i Dik Dik

L’ultimo saluto dei compagni di band Giancarlo “Lallo” Sbrizolo e Pietro “Pietruccio” Montalbetti in un post sulla pagina ufficiale di Facebook: “Ciao Pepe te ne sei andato a suonare con gli angeli e ci hai lasciato qui a piangerti e ricordarti per sempre. Conoscendo la tua innata ironia lo avrai fatto così senza avvertirci affinché suonassimo le tue canzoni, le nostre canzoni ancora più forte, così forte da arrivare fino al cielo e il cielo sarà con te ad ascoltarci. Noi non ti abbiamo perso e non ti perderemo mai perché sei e sarai sempre dentro di noi e ti promettiamo un cosa, l’ultimo lavoro, quello che hai voluto tanto non andrà perduto. Ciao fratello, amico, grande musicista, ciao Pepe ci incontreremo in tutti i nostri sogni”.

Salvaderi fu nel 1965 tra i fondatori del complesso, che prima si chiamava “Dreamers”, poi cambiò il proprio nome in “Squali” e poi, una volta firmato il contratto discografico con la Dischi Ricordi (dopo un provino procurato grazie ad una segnalazione dell’allora Arcivescovo di Milano Giovanni Battista Montini, futuro Papa Paolo VI), Dik Dik.

Artista versatile, Salvaderi suonava la chitarra ritmica, la tastiera ed era la seconda voce del gruppo. Dopo il debutto con “1-2-3/Se rimani con me”, l’apice del successo è arrivato un anno dopo, nel 1966 con “Sognando la California”, cover della hit “California dreamin’” dei Mamas & The Papas, e poi con “L’isola di Wight”. I Dik Dik, ancora in attività, hanno collaborato con Lucio Battisti e con Mogol, poi Ornella Vanoni e altre star e fino ad oggi hanno pubblicato 16 album.

Aggiornato il 19 dicembre 2020 alle ore 18:05