
È uscito da poco il libro “Franco Battiato” del poeta e scrittore Aldo Nove (Sperling & Kupfer). Un libro-biografia-autobiografia. L’ho ricevuto in dono un paio di giorni dopo l’uscita e ho aspettato un po’ prima di iniziare a leggerlo. Lo tenevo in salotto, su un tavolinetto, e passando vedevo il volto di Battiato in copertina che mi guardava. Al momento giusto l’ho aperto e ho iniziato la lettura. L’ho finito in poco tempo: mi è piaciuto, tanto. Aldo Nove ha colto e raccolto l’essenza di uno stupore magnifico e sempre discretamente presente, che ha caratterizzato la vita del Nostro (così è Battiato nel testo). Aldo mi ha parlato anche di sé, molto, della sua infanzia e delle sue emozioni. Dell’interesse verso un musicista-cantautore-compositore-regista-pittore-studioso-viaggiatore che ha accompagnato tutta la sua esistenza, finora.
Aldo ha raccontato dall’inizio di Francesco Battiato: dall’infanzia fino all’ultimo concerto, passando per i tanti album, per le sperimentazioni, per le amicizie, per le ricerche e le manie. Con un attento, misurato e scrupoloso, pur semplice, linguaggio, Aldo ha colto in pieno l’essenza della vita del Maestro volta alla facoltà dello stupore. E le pagine scorrono piacevolmente.
Tra queste pagine Aldo c’è sempre, ha parlato di sé e di come il Nostro lo abbia accompagnato di continuo, non solo musicalmente, ma anche più spiritualmente. Dove fin pochi sono arrivati, è chiaro. Per esempio, in Fenomenologia e teoria dello Spirito in Franco Battiato, uno dei capitoli, dove ha scritto che “Battiato non ha mai avuto una specifica “fede”. Piuttosto, ha sempre percepito la tensione verso ciò che unifica tutte le fedi, in una pulsione irresistibile ad avvicinarsi, con l’istinto tipico dei bambini e dei grandi artisti, a tutto ciò che, al di là della forma, tenda alla “verità del cuore” (...)”. E ancora: “(...) Il canto è la preghiera attraverso cui Franco Battiato attraversa le nostre esistenze (...)”. Non ho scritto subito questa recensione. Aldo Nove mi ha ricordato che per comprendere davvero una cosa bisogna coglierne l’essenza, sentirla. Così mi sono messo le cuffie e ho riascoltato tutta la discografia di Franco Battiato, dopo quanto mi aveva raccontato Aldo nel suo bel libro. E ho sentito e sentito sfumature dense, magiche. In questo strano tempo, anzi, in questi strani giorni in cui mi è stato ricordato “sii forte e sereno anche nei giorni dell’avverso fato”.
Aldo Nove, “Franco Battiato”, Sperling & Kupfer
Aggiornato il 11 novembre 2020 alle ore 13:14