Primo Maggio 2020: dalla piazza reale a quella virtuale

Il trentesimo Concertone del Primo Maggio a Roma sarà solo virtuale. Piazza San Giovanni, teatro storico del grande show, sarà vuota. Letteralmente e simbolicamente. Impossibile mettere in scena la festa di piazza in tempi di emergenza da Covid-19. Lo spettacolo sarà condotto dal romano Teatro delle Vittorie, mentre i live verranno realizzati soprattutto all’Auditorium Parco della Musica. Sono previsti collegamenti con Piazza Maggiore a Bologna, con Firenze, con Napoli. Milano sarà protagonista dalla Terrazza Martini, dal Fabrique e dal Museo del Novecento. Così, l’eventodi piazza diventa, esclusivamente, un evento televisivo in prima serata, dalle 20 alle 24, su Rai 3 (e in contemporanea su Radio 2). È in programma anche uno speciale che ripercorra la storia del Concertone, in onda su RaiPlay.

Il tradizionale appuntamento è promosso, come sempre, da Cgil, Cisl e Uil. I sindacati quest’anno hanno scelto il titolo “Il lavoro in sicurezza: per costruire il futuro”, per non dimenticare il significato della giornata legata alla Festa dei lavoratori. Il parterre è di assoluto prestigio. Si esibirà il meglio della musica italiana contemporanea. Le “vedette” sono indubbiamente Vasco Rossi, Gianna Nannini e Zucchero. Ma è prevista anche la partecipazione, in ordine alfabetico, di: Aiello, Alex Britti, Bugo e Nicola Savino, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Dardust, Edoardo e Eugenio Bennato, Ermal Meta, Fabrizio Moro, Fasma, Francesca Michielin, Francesco Gabbani, Fulminacci, Irene Grandi, Le Vibrazioni, Leo Gassmann, Lo Stato Sociale, Margherita Vicario, Niccolò Fabi, Noemi, Orchestra Accademia di Santa Cecilia, Paola Turci, Rocco Papaleo e Tosca.

Un cast decisamente nazional-popolare, “virato sul cantautorato. Per uno spettacolo che possa essere per tutti”. Ne è convinto Massimo Bonelli, direttore artistico e organizzatore dell’evento da sei anni, che chiarisce: “Non abbiamo voluto rinunciare al nostro ruolo, ma certo abbiamo dovuto fare i conti con la situazione attuale. Non sarà il classico concerto, ma un programma tivù a tutti gli effetti con interventi non solo musicali e la Rai padrona di casa. Dopo settimane di concerti da casa, con i limiti tecnologici del caso, la scommessa è stata quella di riportare su un palco la musica dal vivo. A guidarci due linee guida: sobrietà e speranza per il futuro. Sarà sicuramente un evento unico, che speriamo non si ripeta. L’anno prossimo vogliamo tornare in piazza”.

Aggiornato il 28 aprile 2020 alle ore 14:29