L’Italia del boom economico era un Paese che aveva scommesso sulla rinascita. Un Paese che aveva vinto guadagnando il tanto agognato benessere. Ovviamente, era una Paese carico di contraddizioni. Al cinema, dopo la stagione del cinema neorealista dei Roberto Rossellini e Vittorio De Sica e del primo Luchino Visconti, si celebravano i primordi della commedia all’italiana. I nuovi corifei del grande schermo erano Pietro Germi, Dino Risi, Luigi Comencini. E, naturalmente, Mario Monicelli. La sua definizione di commedia all’italiana è esemplare: “Trattare con termini comici, divertenti, ironici, umoristici degli argomenti che sono invece drammatici. È questo che distingue la commedia all’italiana da tutte le altre commedie”.

E, mentre gli italiani scoprivano la televisione con Mike Bongiorno e il suo Lascia o Raddoppia e Domenico Modugno a braccia aperte vinceva il Festival di Sanremo con Volare, il cinema italiano conosceva una delle stagioni di massimo splendore. La commedia all’italiana di quegli anni ha prodotto film capaci di proporre una lettura complessiva della società italiana come non era mai accaduto prima.

Perché raccontare il periodo più ispirato della nostra storia recente nella congiuntura storica attuale, forse la più difficile dal punto di vista economico e creativo? Perché ricordare un periodo di grandi opportunità e prospettive, ricco di spunti cinematografici, susciterà nell’osservatore e soprattutto nei giovani una riflessione e un motivo per attingere alla creatività della scuola cinematografica di quel tempo. Ma soprattutto per ribadire il concetto che il cinema italiano non è finito, lo sarà solo se perderà la memoria di ciò che è stato.

Ecco che prende vita il documentario dal titolo L’Italia del sorpasso (realizzato da Greta Salve e prodotto da Orizzonti tv è visibile su YouTube) con una speciale narrazione di Paolo Mieli che ripercorre la genesi e l’evoluzione di questo florido periodo cinematografico con la partecipazione e le testimonianze di attori e registi come Alessandro Gassman, Paolo Virzì, Sandro e Giovanni Veronesi e il commento di Paolo Grignaschi, ideatore di Orizzonti Tv, che ha sostenuto l’iniziativa.

Tra immagini di repertorio e film iconici dell’epoca quali Il Sorpasso o Una vita difficile, diretti entrambi da Dino Risi, gli spettatori si scopriranno non essere poi così distanti da quel cinema o da quegli eroi di tutti i giorni. Ed è quella capacità di sorpassare le angustie del presente e di anticipare un futuro che non era scontato che può servire come ricordo e ispirazione in questo tempo incerto dei nostri giorni. Giorni in cui di nuovo serve vedere in anticipo il futuro degli italiani e del mondo.

Aggiornato il 16 aprile 2020 alle ore 13:40