Dieci anni senza Raimondo Vianello, il comico elegante

Il gentiluomo dello spettacolo italiano se n’è andato dieci anni fa. Appena un mese prima di festeggiare gli 88 anni. Un comico elegante, il più raffinato del panorama televisivo e cinematografico nostrano. Già, perché Raimondo Vianello ha mantenuto il suo inconfondibile stile british anche nelle farse più improbabili. Attore brillante, autore, sceneggiatore e conduttore, è stato uno dei personaggi più amati dal pubblico italiano. Con la moglie Sandra Mondaini ha formato la coppia più longeva del mondo dello spettacolo: 52 anni insieme.

Vianello, insieme all’amico e sodale, il grande Ugo Tognazzi, ha fondato il varietà televisivo sulla Rai. Ma, romano di nascita e milanese d’adozione, Vianello prende le mosse dal teatro di rivista, passando poi al cinema, negli anni Cinquanta, come caratterista al fianco di grandi comici come Totò. Anche se il mezzo espressivo più congeniale è stata, senz’altro, la televisione. Infatti, deve la sua grande popolarità in coppia con Tognazzi, sul Programma nazionale, il primo canale. Il loro Un due tre va in onda dal 1954 al 1959: un successo straordinario. Ma la satira del duo comico viene interrotta a causa di una battuta che oggi suonerebbe addirittura innocua. In uno sketch Vianello toglie la sedia da sotto il sedere a Tognazzi che cade per terra, mentre Raimondo commenta tagliente: “Ma chi ti credi di essere?”. Il riferimento è a un incidente analogo occorso al presidente della Repubblica Giovanni Gronchi qualche giorno prima. Al rientro nei camerini i due comici trovano le lettere di licenziamento e la trasmissione viene cancellato. Nel frattempo, nel 1958 Raimondo ha incontrato Sandra Mondaini, che sposa quattro anni dopo.

“Se mi guardo indietro non ho pentimenti. Dovessi ricominciare, farei esattamente tutto quello che ho fatto. Tutto. Mi risposerei anche. Con un’altra, naturalmente”. Tra le mille battute di Raimondo Vianello quelle sulla moglie Sandra Mondaini sono forse state le più amate dagli italiani. In Casa Vianello non si contavano le freddure sul suo rapporto coniugale: “Quel giorno non ti ho chiesto mica di sposarmi, ti ho solo chiesto un parere: se noi due ci sposassimo saresti contenta?”. Insieme a Gino Bramieri compongono un trio che s’impone con successo in Sayonara Butterfly (1959) di Marcello Marchesi, Puntoni e Terzoli, parodia dell’opera pucciniana. Ma sono gli ironici drammi quotidiani di una coppia qualunque a coronare il successo di Sandra e Raimondo in tivù negli anni Settanta con varietà di grande successo come Sai che ti dico?, Tante scuse, Di nuovo tante scuse, Noi... no! e Stasera niente di nuovo. È qui che la comicità di Vianello esplode nella sua unicità.

Nel 1982, Mondaini e Vianello sono tra i primi a lasciare la Rai per passare alle reti Fininvest che non hanno abbandonato fino alla fine. Il varietà di debutto è Attenti a noi due, dove replicano la fortunata formula dei varietà precedenti. Per tutti gli anni Ottanta Vianello conduce da solo quiz a premi della fascia preserale di Canale 5 come Zig Zag e Il gioco dei 9. Ma l’anno di svolta è il 1988. Debutta Casa Vianello, situation comedy realizzata espandendo quelli che erano i classici sketch di coppia all’interno dei varietà con la Mondaini. Il successo è clamoroso: con 16 stagioni è la sit-com più longeva e di maggior successo della tivù italiana, e la frase della Mondaini, “Che barba, che noia”, che chiudeva ogni episodio, è rimasta un cult. Negli anni Novanta riesce poi a coniugare la sua ironia e la sua professionalità con la grande passione per il calcio, conducendo Pressing, il talk show sportivo della domenica sera di Italia 1, per nove stagioni, dal 1991 al 1999. Nel 1998 invece c’è il suo unico ritorno in Rai, per condurre il Festival di Sanremo affiancato da Eva Herzigova e Veronica Pivetti. Nello stesso anno Canale 5 lo celebra, insieme a Mike Bongiorno e a Corrado, in uno speciale intitolato I tre tenori.

L’ultimo lavoro con Sandra è sempre per Canale 5: il tivù movie Crociera Vianello, andato in onda nel 2008, mentre nello stesso anno la coppia viene premiata da Pippo Baudo al Festival di Sanremo con il Premio alla creatività assegnato dalla Siae. Al suo funerale sono presenti anche Silvio Berlusconi e Pippo Baudo. Sandra, accompagnata dalla famiglia di filippini adottata dalla coppia, manda un bacio a Raimondo. Cinque mesi dopo, il 21 settembre, l’amata moglie lo raggiungerà.

Oggi Mediaset rende omaggio a Vianello con “Viva Raimondo!”, una rassegna ideata da Cine34 e Mediaset Extra. Un doppio tributo che occupa l’intera giornata, dalle 8 del mattino a notte inoltrata. Tra pellicole, sitcom, film per la tivù, show di culto interpretati da Raimondo Vianello, il comico elegante.

 

Aggiornato il 15 aprile 2020 alle ore 14:55