L’Altro Teatro è una rubrica settimanale de “L’Opinione delle Libertà” curata da Giò Di Sarno. Si tratta di uno spazio in cui si vuole dare visibilità a spettacoli, opere teatrali in particolare, che pur avendo per protagonisti artisti di talento e soggetti interessanti, faticano ad avere voce sui media nazionali. I quali, come spesso succede, non dedicano molto spazio ad approfondire le proposte di teatri periferici. Ed è proprio in questi teatri, cosiddetti Off, dove spesso si esibiscono attori pieni di talento e si rappresentano gli spettacoli più interessanti. L’intento di questa rubrica è, perciò, quello di fornire un’informazione aggiornata allo spettatore, il quale spesso è ingolfato dalla pubblicità dei “soliti noti” e incanalato in un’unica direzione. In questo caso, senza fare discriminazioni al contrario e compatibilmente con lo spazio settimanale, si darà voce a tutti, senza distinzioni. Andando sul posto, sedendosi in platea e riportando esattamente reazioni e sensazioni del pubblico, facendo così da tramite per fomentare l’interrelazione fra spettatori e spettacolo.

Parte la seconda stagione di Femmes, uno spettacolo pieno di colori, di costumi, di varietà. Un viaggio musicale che va dal fermento della Belle Époque fino agli anni Trenta, attraverso l’emancipazione personale e sociale delle donne, che a volte ancora oggi trova ostacoli insormontabili.

Lo spettacolo firmato Emanuela Mari con collaborazione al testo dell’instancabile regista di origini sicule Salvatore Scirè, è godibile per ogni tipo di pubblico: arie d’operetta interpretate dalle voci della stessa autrice Emanuela Mari e Riccardo Cecchi, accompagnati al pianoforte dal maestro Massimiliano Franchine.

Un momento particolare e suggestivo è sicuramente quello dedicato al teatro puro con Antonella Arduini nei panni della “divina” Eleonora Duse. Poi si passa a due quadretti di raffinatissimo burlesque, di cui uno dedicato alla conturbante figura di Mata Hari (intepretata dalla performer Mad Cat) e l’altro si rivelerà come un’originale sorpresa per gli spettatori (ad opera della performer Elektra Kiss). Presente anche il balletto classico ispirato alla “Paris de fin du siècle”, per arrivare al grande Charlie Chaplin, con la danzatrice Fabiola Zossolo. Immancabile il Can Can, animato da Sofia Ronchini e Giulia Catalucci, su coreografie di Susanna Serafini (titolare dell’Istituto superiore di Danza) e, dulcis in fundo, una vera e propria “chicca” riguardante uno dei balli statunitensi appena approdati a Parigi ai primi del Novecento: il Ragtime.

La presenza di una dolcissima “midinette” interpretata da Monica Fiore farà da “trait d’union” ai vari momenti dello spettacolo, rivelandosi essere - soltanto alla fine - un’altra delle donne più significative dell’epoca. Chi? Lo saprete a teatro...  Insomma un autentico e coloratissimo varietà, che offrirà al pubblico un meraviglioso cammeo sulla bellezza femminile espressa attraverso ogni forma d’arte (pittura, recitazione, canto, musica, danza) e che proietterà gli spettatori in un mondo fantastico, straordinario e scintillante.

Presente in scena una bellissima opera ispirata alla donna dell’artista messicano Miguel Angel Acosta Lara, è stata utilizzata anche come immagine per la locandina dello spettacolo.

Il 27 e 28 settembre alle ore 21 e domenica 29 alle ore 19.

Teatro Petrolini via Rubattino, 5. Info e prenotazioni: 06/5757488

Aggiornato il 27 settembre 2019 alle ore 13:19