L’Altro Teatro è una rubrica settimanale de “L’Opinione delle Libertà” curata da Giò Di Sarno. Si tratta di uno spazio in cui si vuole dare visibilità a spettacoli, opere teatrali in particolare, che pur avendo per protagonisti artisti di talento e soggetti interessanti, faticano ad avere voce sui media nazionali. I quali, come spesso succede, non dedicano molto spazio ad approfondire le proposte di teatri periferici. Ed è proprio in questi teatri, cosiddetti Off, dove spesso si esibiscono attori pieni di talento e si rappresentano gli spettacoli più interessanti. L’intento di questa rubrica è, perciò, quello di fornire un’informazione aggiornata allo spettatore, il quale spesso è ingolfato dalla pubblicità dei “soliti noti” e incanalato in un’unica direzione. In questo caso, senza fare discriminazioni al contrario e compatibilmente con lo spazio settimanale, si darà voce a tutti, senza distinzioni. Andando sul posto, sedendosi in platea e riportando esattamente reazioni e sensazioni del pubblico, facendo così da tramite per fomentare l’interrelazione fra spettatori e spettacolo.
Giovedì sera il teatro Ciak si è illuminato di tutti i colori dell’arcobaleno e dell’arte. Lo spettacolo diretto e scritto da Monica Guazzini, la quale si è ispirata alla vera storia del protagonista Simone Ripa, è stato un mix di riflessioni, ammirazione e tenerezza verso una persona che ha avuto il coraggio di affrontare tutto un percorso, non sempre facile, di ammissione della propria omosessualità. Ma prima ancora di affrontarlo con la famiglia o con la fidanzata di facciata, ha dovuto prenderne coscienza lui stesso. Ed ecco che nasce il titolo con punto esclamativo e interrogativo “Lui, lei o me stesso?!”.
Simone Ripa (ballerino delle dive e vice campione del mondo di danze caraibiche) ha raccontato nel corso delle due ore di spettacolo, tra balli e prosa, una storia che a vederla a teatro sembra tutto sommato facile, anche se lascia chiaramente intuire la grande sofferenza che c’è dietro la sua vita e la messa in scena dello spettacolo. Uno spettacolo liberatorio, che vuole essere anche un messaggio per chi ha difficoltà ad esprimere la sua vera natura, e non solo per quanto riguarda un’identità sessuale, ma anche di personalità; un’esortazione a non farsi incasellare in stereotipi che la società ci impone. Avere l’onestà intellettuale e il coraggio di essere se stessi, perché l’autenticità a lungo andare paga sempre. Il che vuole dire che prima di far felice gli altri dovremmo far felici noi stessi.
Uno spettacolo complesso nella sua semplicità e autenticità. Lo show attraverso le difficoltà della vita di Simone, offre anche dei momenti davvero esilaranti, dove il ballerino mette in evidenza le proprie doti di trasformista ricordando il travestimento del compianto Robin Williams in “Mrs. Doubtfire”. Altro momento toccante è stato l’incontro con l’amore, interpretato insieme allo straordinario Niccolò Di Stani, una statua in carne ed ossa di sensualità e bravura. Un’altra esibizione da annotare è stata quella della ballerina di flamenco Lisa Flores, dotata di grinta, sensualità ed espressività, che è riuscita a trasmettere l’atmosfera più tradizionale del ballo gitano andaluso regalando al pubblico attimi di profonda intensità ed emozione. In scena anche il gruppo delle “Performer Drag Queen” (Carlo Lo Presti, Fabrizio Leone e Raffaele Miceli) che ha fatto entusiasmare tutta la sala sulle note delle canzoni più belle della tivù degli anni passati con le tante voci rievocate nello spettacolo, da Franco Califano a Gianna Nannini, brillantemente interpretate da Antonio Delle Donne. Alla fine una grande standing ovation e l’arrivo sul palco del marito di Ripa, Stefano Riccardi, hair stylist conteso dalle donne più famose della Capitale, il quale ha omaggiato il compagno della vita con un grande fascio di fiori. A testimonianza che l’amore trionfa su tutto. Lo spettacolo sarà in tournée in giro per l’Italia.
Tanti gli amici nel parterre: Pippo Franco accompagnato dalla moglie, l’attrice Piera Bassino, l’artista orafo Gianni Pallotta, il quale ha creato le fedi del matrimonio di Simone e Stefano, Nadia Bengala, Carolina Marconi, la stilista Francesca Anastasi, Elisabetta Viaggi, la giornalista Rai Antonietta Di Vizia, l’editore di inciucio.it Giò Di Giorgio, il quale ha curato anche l’ufficio stampa, la giovanissima indossatrice Beatrice Mazzoni, la contessa Conny Caracciolo e tanti altri volti noti.
(*) Foto Adriano Di Benedetto
Aggiornato il 10 giugno 2019 alle ore 11:58