La Slovenia si conferma tra i paesi più legati a politiche “green” ed ecosostenibili. Si è celebrata lo scorso 20 maggio la Giornata mondiale delle Api, l’iniziativa nata su spinta del paese europeo-balcanico, che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sull’importanza delle api per l’equilibrio dell’intero ecosistema del nostro pianeta. Tale protagonismo è stato al centro di una conferenza svoltasi alla Fao a Roma che ha visto la presenza del direttore generale Graziano da Silva e del ministro dell’Agricoltura di Lubiana, Aleksandra Pivec.
L’idea di lanciare e programmare iniziative sulle tematiche ecologiche e di sviluppo sostenibile dedicando una giornata mondiale alle api, è stata lanciata nel 2014 dall’associazione slovena degli apicoltori che, nel 2017, ha visto il sostegno delle Nazioni Unite. La scelta del 20 maggio quale data per la Giornata mondiale delle api coincide con il giorno di nascita del cittadino sloveno Anton Jansa, che nel 18mo secolo ha aperto la strada alle moderne tecniche di apicoltura. Le api hanno un ruolo essenziale per tutta l’umanità, in quanto danno un fondamentale contributo al mantenimento della biodiversità e si stima che il 76 per cento del cibo di cui ci nutriamo è il frutto del lavoro di impollinazione della api.
Tale prezioso animale, conosciuto come perfetto impollinatore, sta scomparendo a causa dei cambiamenti climatici, dell’inquinamento, dell’uso di fitofarmaci per l’agricoltura e delle malattie legate ai danni ecologici e ai cambiamenti climatici. Ecco perché, secondo i sostenitori dell’iniziativa internazionale, è importantissimo far conoscere di più la vita delle api, il loro ruolo nel preservare la biodiversità ed è fondamentale che non solo gli agricoltori ma tutti i cittadini si attivino per comprendere l’importanza di tale fenomeno.
“Le api sono gravemente minacciate dagli effetti combinati dei cambiamenti climatici, dall’agricoltura intensiva, dall’uso di pesticidi, dalla perdita di biodiversità e dall’inquinamento”, ha recentemente dichiarato il direttore generale della Fao José Graziano da Silva. “La mancanza delle api e di altri impollinatori farebbe sparire il caffè, le mele, le mandorle, i pomodori, il cacao dalle nostre tavole, solo per nominarne alcuni alimenti che dipendono dall’impollinazione. I paesi devono adottare politiche e sistemi alimentari più sostenibili e attenti agli impollinatori”, ha ribadito il direttore generale. La Fao promuove diverse attività per incoraggiare l’adozione di pratiche agricole sensibili all’impollinazione, come la Global Action on Pollination Services for Sustainable Agriculture e l’Iniziativa Internazionale per gli Impollinatori.
Nel 2011, la Slovenia è stata uno dei primi paesi della comunità europea a vietare l’uso di pesticidi dannosi per le api nel suo territorio e in Italia, grazie all’Ambasciata della Repubblica di Slovenia, sono molti gli approfondimenti e le iniziative tese a rafforzare le ragioni di tali tematiche.
Nel novembre 2017, dopo oltre tre anni di sforzi, il Comitato economico e finanziario delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che proclama la Giornata mondiale delle api. Il 20 dicembre 2017, la risoluzione è stata sostenuta all’unanimità dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, designando così il 20 maggio quale “World Bee Day”. 115 paesi hanno svolto il ruolo di co-sponsor e tra i promotori ritroviamo paesi importanti come Stati Uniti, Canada, Cina, Russia, India, Brasile, Argentina, Australia e tutti gli Stati membri dell’Unione europea.
Aggiornato il 27 maggio 2019 alle ore 11:39