Ultime notizie dalla Fiera del Libro di Torino. Scrittori, fumettisti, editori, sopravvissuti ai campi di concentramento, avevano annunciato la loro mancata partecipazione alla Fiera, offesi e preoccupati del fatto che la casa editrice Altaforte Edizioni, il cui proprietario è intellettualmente vicino a Casapound, partecipasse alla pièce letteraria. La casa editrice è salita alla ribalta grazie al libro dal titolo “Io sono Matteo Salvini. Intervista allo specchio”. Il libro è frutto dell’intervista di Chiara Giannini, giornalista e inviata di guerra. Non possono esserci libri fascisti, si è detto. Altaforte deve stare fuori. E quindi… dopo la pubblicità tutt’altro che lusinghiera fatta alla casa editrice dai media e dagli stessi intellettuali, le istituzioni locali hanno sporto denuncia per apologia di fascismo, dopo alcune dichiarazioni in radio del titolare della casa editrice, il quale ha gettato (volutamente?) benzina sul fuoco. Poi, senza aspettare indicazioni legislative o sentenze, i detentori del potere hanno costretto l’editrice a cambiare postazione in fiera, lontana da tutti, come se fosse in castigo. Non paghi, hanno fatto, come si è detto, una scelta politica e, con un colpo di mano, senza rispettare il contratto con la fiera hanno espulso l’editrice.
Ora sono tutti contenti. Tutti, si dirà, tranne Altaforte. Ma non dovrebbe essere proprio quest’ultima ad essere la più contenta? Dopo essere stati “perseguitati” dai media, penalizzati in fiera, sono stati arbitrariamente espulsi. Con ogni probabilità intenteranno causa. Altaforte ha già vinto. Con i soldi dei contribuenti in risarcimento potranno stampare altri libri. Da apologia ad antologia di fascismo.
Aggiornato il 09 maggio 2019 alle ore 11:25