Isabelle Huppert torna al cinema interpretando un’antidiva contemporanea. “Eva” di Benoît Jacquot è il nuovo film che la vede protagonista. La 65enne attrice francese, dall’invidiabile fascino conturbante, interpreta una sorta di un thriller dell’anima, ambiguamente controverso, in cui si combatte la lotta dei sessi.
Si tratta della sesta collaborazione tra l’attrice e il regista. Il lungometraggio, in concorso al Festival di Berlino, è un adattamento dell’omonimo romanzo di James Hadley Chase del 1947 e racconta la storia di Eva, una misteriosa donna, che fa la escort d’alto bordo un po’ âgée. Eva entra nella vita di Bertrand, sullo schermo Gaspard Ulliel, uomo molto più giovane di lei, pseudo scrittore. Ne nasce un’ossessione d’amore.
Secondo Isabelle Huppert, premiata nel 2005 con il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia, la “sua” Eva “non è affatto una femme fatale. È troppo moderna e lontana da quella immagine. Certo, quando si tratta di un certo tipo d’amore, la colpa c’è. È inevitabile”.
L’attrice presenta il film a Berlino. Le viene chiesto un pensiero sul movimento femminile #MeeToo: “Ha la mia simpatia. Ho dato voce nei miei film a tanti tipi diversi di donna ed è ora giusto che le donne facciano sentire la loro voce per cambiare le cose definitivamente”.
Per Benoît Jacquot, “Eva” è un “film d’azione mentale, ogni personaggio è portatore di un mistero, ha una sorta di sua personale oscurità drammatica”.
Secondo il cineasta, “questi due personaggi, Bertrand ed Eva, trovano l’uno nell’altra qualcosa che fa eco a ciò che è il loro modo di vivere. Ed entrambi, forse, sono come consapevoli di come andrà a finire”.
Gaspard Ulliel è rimasto subito affascinato dal soggetto. “È vero – sottolinea – il progetto mi ha appassionato sin dall’inizio. Questo personaggio misterioso, complesso, di cui dovevo vestire i panni, mi dava psicologicamente molta libertà. Volevo assolutamente interpretarlo”.
Aggiornato il 10 aprile 2018 alle ore 10:10
