Michele Cascavilla, imprenditore milanese 40enne, ha portato una ventata di ottimismo “del fare” creando (dopo una vasta esperienza come manager in “Frette”) un marchio originale: “Lenzuolissimi”, esclusivamente lenzuola e federe di qualità. In soli due anni e mezzo ha aperto numerosi negozi in pieno centro a Milano, Roma, Napoli, Torino ed anche in Messico.
Da questi capi di biancheria nasce l’idea e la realizzazione del suo primo libro “Le lenzuola del potere” (Armando Curcio Editore, attualmente sulla piattaforma Amazon ed a fine gennaio in tutte le librerie), scritto con il giornalista Roberto Alessi, direttore dei settimanali “Visto” e “Novella 2000” e noto opinionista delle reti Rai e Mediaset. La prefazione straordinaria è di Silvio Berlusconi (nella foto insieme a a Michele Cascavilla), che scrive: “Questo libro racconta una bella storia. La storia di un imprenditore, di un uomo del fare, di una persona coraggiosa che in Italia sceglie un mestiere difficile ed entusiasmante, quello di creare un’impresa. La sua storia, le sue parole, mi ricordano un altro giovane imprenditore, che operava nella Milano degli anni Sessanta, non nel tessile ma nell’edilizia, e che aveva un sogno: costruire delle case, dei quartieri, un’intera città che non fosse solo un tetto sulla testa delle persone, che diventasse un luogo bello, accogliente, pieno di verde, di servizi, di spazi per i bambini e gli anziani. Quel giovane si vide chiudere parecchie porte, altre riuscì ad aprirle ricorrendo a tutta la sua determinazione, ad un po’ di improvvisazione e di faccia tosta, ad una certa necessaria dose di fortuna. Quel giovane naturalmente ero io. Ricordo benissimo, come se fosse oggi, l’ansia prima di un appuntamento con un potenziale finanziatore, o con un potenziale cliente. Ricordo la soddisfazione, che non è solo economica, nel vedere le mie idee realizzarsi ed avere successo. La storia di Michele Cascavilla è una storia di questo tipo...”
Michele, iniziamo dalla prefazione del Presidente Berlusconi, che dire?
È stato un grande onore. Lui è un esempio, un modello per quanto riguarda il mondo imprenditoriale e non solo.
Lei si è occupato anche di arredare il G8 a L’Aquila. Può parlarci di quei giorni?
Nei giorni del G8, nel 2009, sono stato contattato personalmente da Silvio Berlusconi che mi affidò il compito di arredare le stanze dei vari Premier presenti. Ricordo che avevamo poco tempo, ma sono riuscito ad organizzarmi bene.
Che tipo di lenzuola aveva scelto per l’occasione?
È stato Berlusconi a scegliere sia i colori che i tessuti: lenzuola e federe bianco raso di cotone con le iniziali ricamate; anche gli accappatoi rigorosamente bianchi con monogramma ricamato avorio o bianco, tono su tono: bellissimi. Pensi che Barack Obama si innamorò delle mie lenzuola fino al punto di portarsele via.
In quell’occasione avrà sicuramente conosciuto Guido Bertolaso, all’epoca direttore della Protezione civile; e Gianni Letta, l’amico, il consigliere fidato e da sempre vicino a Berlusconi.
Ho un bellissimo ricordo del dottor Gianni Letta, conosciuto durante una cena: un vero gentleman, una persona corretta e leale. Per quanto riguarda il dottor Bertolaso l’ho incontrato per la prima volta proprio durante l’evento di apertura del G8 a L’Aquila: un vero professionista, molto competente.
Una curiosità: perché si è ispirato proprio alle lenzuola per il suo brand?
Perché a letto trascorriamo un terzo della nostra vita: dormiamo, ci riposiamo, concepiamo i nostri figli. Per questo le persone sono così esigenti in fatto di lenzuola. Il sonno è importante e per questo ho scelto materiali di qualità a costi accessibili.
Il libro ha un titolo piccante però...
A dire il vero “Le lenzuola del potere” è un titolo ideato dal mio coautore, Roberto Alessi, che mi ha accompagnato in questa bellissima avventura. Alessi è un vero signore, una persona positiva, solare, molto disponibile, elemento raro “nel vostro mondo dei media”. I giornalisti importanti non sono sempre così “generosi”, ma Roberto “non se la tira per niente”, è un grande e ha scelto un titolo accattivante.
Nel libro lei parla anche dei suoi amori...
Sì, parlo della mia vita, delle mie relazioni amorose e delle mie amicizie.
Perché consigliare “Le lenzuola del potere”?
Per sorridere e ritrovare un po’ di ottimismo; ci sono aneddoti divertenti e vorrei poter dimostrare ai giovani che non bisogna scoraggiarsi se si vuole creare una startup, un’impresa, non bisogna perdere la fiducia e l’entusiasmo.
Concludiamo l’intervista con la parte finale della prefazione di Silvio Berlusconi: “Per questo mi piace ricordare che Cascavilla, non ancora imprenditore, all’epoca manager di un marchio prestigioso, ebbe una parte in un momento drammatico ma anche straordinario della storia del nostro Paese e dei miei governi: partecipò alla scommessa di allestire in pochi giorni, a L’Aquila sconvolta dal terremoto, il G8, grazie al quale i potenti della terra videro con i loro occhi il disastro, e si impegnarono a collaborare alla ricostruzione. I riflettori del mondo intero in quell’occasione si accesero sul martirio della città abruzzese e del suo territorio. A L’Aquila - nell’allestire a tempo di record le strutture per il G8 e poi nel fornire una casa dignitosa e sicura a chi l’aveva persa - il nostro Paese ha compiuto un’impresa eccezionale. Sono molto orgoglioso di aver guidato questa impresa come Presidente del Consiglio, e sono grato a tutti coloro che hanno collaborato a renderla possibile. Michele Cascavilla è una di queste persone. Questa prefazione è anche un modo per dirgli grazie”.
Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:35