San Diego (California): una vivace Little Italy

Gli Stati Uniti hanno tante Little Italy, non solo nelle città più grandi e famose. Una di quelle meno conosciute è a San Diego, città californiana dove le attività relative al nostro Paese hanno un protagonista che ci rappresenta con passione e senza risparmiarsi. Il suo nome è Roberto Ruocco, e ci spiega come anche nella California del sud, al confine con il Messico, Italia sia sinonimo di bellezza, di cultura, di orgoglio per le proprie radici.

Roberto, dicci qualcosa a proposito di San Diego e dell’emigrazione italiana in questa città.

San Diego è la sesta contea degli Stati Uniti per numero di abitanti. E’ definita “La citta più bella degli Usa” per le bellezze naturali, i paesaggi spettacolari e il clima da sogno. L’immigrazione italiana in San Diego assunse una connotazione significativa dopo il 1950. A seguito dell’attività  della pesca del tonno, il nostri connazionali discesero  dalla Bay area fino a San Diego. La comunità iniziò ad aumentare nella zona di Little Italy, storicamente la India Street, dove moltissimi ancora abitano. La costruzione della autostrada I-5 creò una sostanziale diaspora tra le famiglie italiane. A causa della crisi della pesca, le famiglie italiane convertirono la loro attività in quella della ristorazione. La particolarità della Little Italy di San Diego è che è ancora una realtà viva e prolifica: la costruzione di grattacieli causano l’arrivo continuo di giovani famiglie di italiani. La Little Italy Association gestisce la vita e la proliferazione delle attività commerciali: abbellisce, supervisiona, rende sicura la vivibilità del quartiere e promuove gli investimenti di nuovi imprenditori dall’Italia. Ogni anno le feste che si celebrano nella nostra Little Italy vengono visitate da oltre 200mila persone innamorate di questa città, che assomiglia a Palermo o Napoli.

Tu sei il vice console onorario a San Diego, e non solo. Com’è oggi la presenza italiana a San Diego?

Ho il privilegio  di rappresentare più di 3500 cittadini italiani iscritti all’Aire, ma la presenza reale italiana o di americani di origine italiana è di circa il doppio. Mi considero un po’ il medico condotto, il maresciallo di stazione o il sindaco del paesello, perché conosco personalmente tantissime famiglie che apprezzano il lavoro svolto di raccordo con il Consolato Generale di Los Angeles. Sono anche il Presidente della scuola di lingua Italiana di San Diego, l’Italian Cultural center, e della House of Italy, che insieme ad altre 45 altri soggetti costituiscono il tessuto dell’associazionismo italiano a San Diego. L’Italian Cultural Center fu creato nel 1981 nel comprensorio della chiesa cattolica Old Lady of Rosary dal compianto Padre Steven Francini, barnabita. È a tutt’oggi la migliore scuola d’italiano di San Diego, con circa 15 insegnanti e 430 membri, e organizza anche eventi culturali. E’ una organizzazione senza fine di lucro che si autofinanzia a servizio di tutti gli amanti della lingua più bella del mondo. La House of Italy fa parte dal 1935 della House of Pacific Relations che comprende 32 nazioni ospitate dalla Città di San Diego nel Balboa Park. Ha come scopo il mantenimento di una identità sincera della cultura e  della discendenza Italoamericana. Composta attualmente da 130 membri, la Hoi si riunisce ogni terza domenica del mese.

A San Diego si organizza anche uno dei più importanti Festival del cinema italiano tra quelli che si tengono negli Stati Uniti...

Questa è una storia molto italiana! Nel 2005 il professor Victor Laruccia, il capitano Donald Santamaria, il professor Pasquale Verdicchio e il sottoscritto incominciarono a proiettare nella House of Italy film italiani provenienti dalla cineteca del Consolato generale di Los Angeles. La sala era sempre piena di spettatori. Ci dicemmo: perché non iniziamo a far vedere  film recenti? Ne conseguì un grande successo: invitammo registi e attori dall’Italia, con grande sforzo economico di liberi donatori e il lavoro di fantastici volontari. Il San Diego Italian Film Festival è il vero punto di raccordo tra la cultura italiana e la città di San Diego, molto apprezzato dalla comunità.

Uno dei servizi che tu fornisci è quello di aiutare gli americani di origine italiana ad ottenere la nostra cittadinanza, avendo a che fare con la difficile burocrazia del nostro Paese…

Tenente colonnello in congedo dell’Aeronautica militare italiana, sono un avvocato abilitato in Italia e presso l’Avvocatura della California. Il riconoscimento della cittadinanza del discendente da cittadino italiano è la mia specialità: ho aiutato più di 500 famiglie a riconoscere il loro diritto alla cittadinanza derivativa dallo ius sanguinis. La legge indubbiamente non è perfetta: presenta  dei vizi di incostituzionalità riguardo alla discriminazione basata sul sesso degli ascendenti, che a mio parere dovrebbero essere sanati dal legislatore. Inoltre, la burocrazia è certamente un ostacolo ma, in linea di massima, la collaborazione del Consolato generale di Los Angeles è ragionevolmente spedita.

Come va il “made in Italy” a San Diego?

San Diego è una città di commercio e di basi militari americane. Gli italiani hanno una presenza importante nella ristorazione e nel commercio di prodotti alimentari e vinicoli. Inoltre, vi sono molti ricercatori e scienziati italiani nelle varie università e società impegnate nella ricerca biochimica e tecnologica.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:34