Water on Mars

C’è acqua su Marte. A scoprirlo un gruppo del Georgia Institute of Technology di Atlanta (Usa), guidato da Lujendra Ojha. Secondo quanto annunciato dalla Nasa, grazie alle fotografie raccolte dalla sonda Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) dal 12 agosto 2005, è stato possibile risolvere il mistero sulla natura delle lunghe strisce scure, che nei periodi più caldi dell’anno fuoriesce dai bordi dei numerosi crateri del pianeta rosso. Per risolvere la questione, Lujendra avrebbe messo a punto un metodo per studiare lo spettro, ovvero la composizione di ogni pixel delle immagini che arrivavano da Marte, scoprendo che a formare quelle striature scure non è altro che il passaggio di sali che si formano solo in presenza di acqua.

Enrico Flamini, coordinatore scientifico dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), chiede però prudenza: “Bisogna specificare che i dati mostrano la presenza di minerali, non di acqua. Tuttavia la presenza stagionale di sali indica il depositarsi di acqua”. Lo stesso Lujendra Ojha, commentando l’annuncio della Nasa che recita “Risolto il mistero su Marte”, precisa: “Mi sembra un po’ esagerato. Non stiamo dicendo che abbiamo trovato tracce di acqua. Abbiamo trovato sali idrati”.

Resta ancora da capire da dove arrivi l’acqua. C’è chi ipotizza la presenza di uno strato ghiacciato che diventa liquido a contatto con i sali, chi sostiene provenga dai sali perclorati in seguito all’aumento di umidità nell’atmosfera marziana nei periodi più caldi, chi invece sostiene la presenza di una falda sotterranea. Se è vero quanto ha recentemente dichiarato il più grande scienziato al mondo, Stephen Hawking: “Credo che la sopravvivenza della specie umana dipenderà dalla sua capacità di vivere in altri luoghi dell’universo, perché il rischio che un disastro distrugga la Terra è grande”. E se è vero che dove c’è acqua c’è vita, chissà che non sarà proprio su Marte che la razza umana troverà riparo.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 15:32