A Roma in autunno la Festa del Cinema

Pronto a festeggiare i suoi primi dieci anni di vita il Festival Internazionale del Film di Roma torna alle proprie origini. Nel 2006 fu l’allora sindaco Walter Veltroni – da sempre grande appassionato della settima arte e, negli ultimi anni regista di due docufilm – il primo promotore dell’iniziativa, che volle chiamarla proprio Festa per enfatizzarne il suo carattere aperto alla cittadinanza. Nella prospettiva veltroniana la Festa doveva rappresentare un’occasione di partecipazione a tutto tondo, di dialogo e di scambio, e non soltanto un Festival dedicato a critici cinematografici e cineasti.

Nel corso degli anni la Festa è andata perdendo questa sua caratteristica (ed anche il nome), diventando sempre più un Festival in senso stretto, con una sua competizione e un suo mercato, e attirandosi per questo numerose critiche. Il Festival cinematografico romano, come molti sanno, si tiene in ottobre, a cavallo tra lo storico Festival di Venezia e quello di Torino. Molte volte è stata discussa la sostanziale inutilità di avere più Festival, che come effetto rischiano di produrre soltanto una dispersione di energie e di risorse. Il neo eletto direttore Antonio Monda ha quindi deciso di tornare all’iniziale idea veltroniana per questo primo Festival sotto la sua guida. I titoli saranno 30, massimo 35 – cui si aggiungono premi e retrospettive che portano ad un totale di circa 80 opere – ma ancora nessuna anticipazione a riguardo. Sono state preannunciate anteprime europee, alcune mondiali.

Molti ospiti, da Joel Coen a Carlo Verdone, da Donna Tartt a Wes Anderson a Renzo Piano. Il budget per questa decima edizione è di 3,6 milioni di euro, circa un terzo rispetto alla kermesse del Lido. Obiettivo primario di Monda è quello di decentrare un po’ il Festival rispetto al suo hub all’Auditorium e quindi promuovere proiezioni sparse per la città, dall’appena restaurato Teatro di Villa Torlonia a spazi periferici (molto in voga al momento), da Tor Bella Monaca alla Prenestina. È inoltre previsto il riutilizzo di alcune delle ben 42 sale cittadine che hanno chiuso i battenti nell’ultimo decennio. Il sindaco Ignazio Marino mira a rendere la Festa in qualche modo continuativa, permanente, con spettacoli ed eventi spalmati lungo tutto l’arco dell’anno, al fine di creare un legame più forte con la cittadinanza.

Ma il nuovo Festival sarà connotato anche da “3 P”: verrà dedicato un evento a Pier Paolo Pasolini, in occasione dei 40 anni dalla scomparsa, una retrospettiva ad Antonio Pietrangeli e un incontro dedicato ad architettura e cinema vedrà protagonista Renzo Piano (si ricorda, en passant che l’archistar è stato il progettista dell’Auditorium Parco della Musica). Non resta dunque che attendere il 16 ottobre per assaporare questa nuova full immersion a tutto schermo!

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:29