La conoscenza infinita di Florenskij

Si intitola “L'infinito nella conoscenza” un interessante testo di Pavel Florenskij (1882-1937) edito da Mimesis (€ 4.90) nella collana Abraxas diretta da Claudio Bonvecchio ed Elio Jucci. In questo scritto, Florenskij, sacerdote ortodosso, matematico, filosofo, teologo, teorico dell'arte, fa incontrare due aspetti tanto vicini quanto lontani: il visibile e l'invisibile.

È proprio la conoscenza a far sì che questo sia possibile, “qualunque nostro pensiero tocca l'infinità della conoscenza”. Con argomentazioni logiche e gnoseologiche, in riferimento al pensiero matematico, con richiami alla psicologia, Florenskij propone una visione della conoscenza che si struttura in maniera infinità, anche se è arduo parlare di struttura. Il soggetto della conoscenza e l'oggetto del conoscere sono i dati da cui parte la sua profonda e lucida riflessione che tenta di uscire da una dualità perenne che spesso inficia la visione e la ricerca. Così passa dal panmetodismo di Cohen, ai vari tipi di realismo da una parte e di razionalismo dall'altra, fino a cogliere importanti aspetti legati alla coscienza, per delineare il campo di una teoria della conoscenza.

Ma che cos'è la conoscenza? Cosa sappiamo della conoscenza? La conoscenza sa di se stessa. “Contrapporre alla conoscenza il non sapere è l'unico modo per capire cosa sia la conoscenza” dice Florenskij e propone il concetto di “distinzione” come quella condizione fondamentale per conoscere: se non distinguiamo la conoscenza dalla non-conosenza, non si conosce la conoscenza. E da qui l'infinito si manifesta, come conoscenza di conoscenza, distinta da una non-conoscenza, andando avanti per livelli, come l'autore li chiama e li illustra nel suo scritto.

Con schemi chiari, riferimenti matematici a Cantor, alle potenze, ai simboli; tra reale e ideale e tra ideale e reale, nell'unione tra soggetto e oggetto, in una successione di potenze che porta al di là del tempo, fino alla coscienza che vede oltre, nei sogni, nella chiaroveggenza, nelle idee scientifiche e nelle scoperte.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:31