Concerto di fine anno oggi al Teatro Regio

La stagione de I Concerti al Teatro Regio di Torino congederà il 2013 a ritmo di valzer, con leggerezza e buon umore. Due concerti, uno andato in scena ieri sera e l’altro in programma stasera alle 17,30. Il programma sarà tutto viennese, a partire dal maestro Christian Arming, che guiderà l’Orchestra del Teatro Regio. Arming è un affermato direttore di fama internazionale che il pubblico del Regio potrà apprezzare anche a gennaio nel Flauto magico di Mozart. Christian Arming, è uno dei direttori maggiormente richiesti della nuova generazione. I suoi successi ottenuti sia in ambito concertistico che operistico sono ormai consolidati.

Dagli inizi della sua carriera nel 1994 ad oggi è stato ospite di 56 orchestre, tra cui, Janácek Philharmonic Orchestra Ostrava, Orchestra Sinfonica Lucerna, New Japan Philharmonic Orchestra, Filarmonica Ceca, Orchestra Sinfonica Nazionale Rai-Torino, Orchestra Sinfonica Verdi Milano, Radio Symphony Vienna, Deutsches Symphonie Orchestra, RSO Frankfurt, MDR Symphony, Munich Philharmonic, Swr Stuttgart, Dresdner Staatskapelle e Orchestra Sao Carlos Lisboa. Il concerto di fine anno rispetta la tradizione nel nome degli Strauss. Il programma, infatti, è quasi interamente dedicato alle composizioni dei tre figli del musicista Johann Strauss, considerato l’inventore del valzer viennese.

Il componente più celebre di tutta la famiglia era, ed è, il primogenito Johann Strauss figlio, che per quasi un secolo dominò le scene musicali europee e raggiunse fama mondiale grazie alle sue operette e ai suoi indimenticabili valzer. Tra i brani in programma l’Ouverture da Die Fledermaus (Il pipistrello). Questa è l’operetta più celebre di Johann Strauss figlio. Una commedia in cui avvengono i più divertenti e imprevedibili colpi di scena. Seguono i valzer Wiener Blut e Kaiser-Walzer, del periodo della sua maturità. Il primo piace per la leggerezza e il romanticismo, il secondo per la maestosità che si manifesta sin dagli accenti marziali introduttivi. Ma non tutti gli Strauss del programma appartengono alla stessa famiglia. Richard Strauss, per esempio, non aveva alcun legame con gli Strauss di Vienna, pur essendo stato anche lui un musicista famoso, con una speciale predilezione per i valzer.

L’opera DerRosenkavalier (Il cavaliere della rosa), composta nel 1911, è piena di seducenti ritmi, come metafora di un tempo perduto, non come musica di consumo. Trent’anni dopo il debutto dell’opera, Richard Strauss trasse dalla sua partitura una suite evocando quei valzer, in un’elaborazione dall’armonia più complessa di cui l’Orchestra del Teatro Regio restituirà sia la concezione operistica che quella sinfonica.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:23