Addio al re degli spaghetti western

Il mondo del cinema e non solo è in lutto per la morte improvvisa di Giuliano Gemma, vittima martedì sera di un incidente stradale a Cerveteri. L’attore, che aveva 75 anni, stava raggiungendo Civitavecchia per una cena tra amici ma la sua auto si è scontrata frontalmente con un’altra vettura. Durante il trasporto in ambulanza all’ospedale di Civitavecchia, sono stati inutili i tentativi di rianimare l’attore che è arrivato senza vita al nosocomio.

Molti i messaggi di cordoglio, di colleghi del mondo dello spettacolo ma anche di gente comune sui social network, subito dopo la diffusione della notizia. La cantante Emma Marrone ha scritto: “Immenso dispiacere per Giuliano Gemma”. La conduttrice Paola Saluzzi ha twittato: “Che peccato. Rip. Un uomo gentile, lo ricordo con affetto”. Il direttore di Rai1 Giancarlo Leone lo ha ricordato come “galantuomo del cinema”, citando alcuni dei suoi film più noti. L’attore e regista Giulio Base ha postato: “Cavalcherai per sempre, in Paradiso. Mi mancherai”. Mentre Ivan Zazzaroni ha commentato: “Che brutta notizia. Attore e uomo di grande educazione, cowboy soltanto per il cinema”.

 Giuliano Gemma, che era nato a Roma il 2 settembre del 1938, ha lavorato con grandissimi registi, recitando in più di cento pellicole ma la sua consacrazione alla celebrità è legata soprattutto a spaghetti western di grandissimo successo firmati da Duccio Tessari, Tonino Valerii, Sergio Corbucci, come “Una pistola per Ringo”, “Il ritorno di Ringo”, “Adio's gringo”, “Un dollaro bucato”, “I lunghi giorni della vendetta”, “Per pochi dollari ancora” e “I giorni dell’ira”. Gemma era arrivato al cinema giovanissimo, dapprima come stuntman per le sue doti atletiche (una delle sue passioni era il pugilato e uno dei suoi più grandi amici Nino Benvenuti). Fu notato da Dino Risi che lo prese per un piccolo ruolo accanto ad Alberto Sordi in “Venezia, la luna e tu”.

Poco dopo William Wyler lo incontrò a Cinecittà e lo scelse per il ruolo di un centurione nel kolossal “Ben-Hur”, comparsata che gli servirà da vero trampolino di lancio nel cinema. Svolse il servizio di leva come vigile del fuoco e in quel periodo Duccio Tessari lo chiamò per interpretare da protagonista il biondissimo Krios in “Arrivano i titani”, pellicola di grandissimo successo commerciale anche all’estero che trattava con ironia il genere mitologico. Fu un generale garibaldino nel “Gattopardo” di Luchino Visconti, al quale seguirono numerosi film di grande successo come “Angelica” e “Angelica alla corte del re”.

Il genere del western all’italiana lo trasformò in un divo (anche se l'attore, di indole elegante e schiva, è sempre stato un anti-divo). In alcune pellicole utilizzò lo pseudonimo di Montgomery Wood. Con Bud Spencer fu in coppia in “Anche gli angeli mangiano fagioli” e con Ricky Bruch in “Anche gli angeli tirano di destro”. Ha interpretato Robin Hood in “L'arciere di Sherwood' e un primitivo in “Quando le donne avevano la coda”. Cambiando genere, Gemma apparve in film più impegnati come “Il deserto dei Tartari” di Valerio Zurlini, considerata dai critici una delle sue prove migliori, come anche “Il prefetto di ferro” di Pasquale Squitieri, assieme all’altrettanto significativa parte in “Un uomo in ginocchio” di Damiano Damiani del 1979, film che lo riproporrà per ruoli drammatici.

Negli ‘80 prese invece parte a “Tenebre” di Dario Argento e “Speriamo che sia femmina” di Mario Monicelli e diede il volto al celebre personaggio dei fumetti Tex Willer in “Tex e il signore degli abissi”, film originariamente pensato per la tv. Dalla fine degli anni Ottanta ha lavorato soprattutto in produzioni televisive. Nel corso della sua carriera, Gemma ha ricevuto molti premi di prestigio tra cui il David di Donatello, il premio al Festival Internazionale del cinema di Karlovy Vary come miglior attore, il Globo d’oro, il Nastro d'argento e per tre volte il Premio De Sica. L’attore, che viveva a Cerveteri, era sposato con la giornalista della Rai Baba Richerme. Da un precedente matrimonio ha avuto due figlie: Giuliana e Vera, quest’ultima attrice.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 15:18