Città (della scienza) da ricostruire

La città della scienza, fiore all’occhiello della Napoli che vuole riscattarsi, deve (purtroppo oggi dobbiamo dire era) la sua esistenza alla caparbietà di Vittorio Silvestrini che ha sempre presieduto il consiglio di amministrazione, oltre ad essere il responsabile della fondazione IDIS (Istituto per la Diffusione e la valorizzazione della cultura Scientifica). Posta sul mare di Bagnoli, a due passi da quel mostro ecologico che fu l’italsider, costituiva un notevole attrattore turistico e culturale, luogo di aggregazione sociale ed incubatore di imprese.

In una notte è stata spazzata via da fiamme assassine, certamente di origine dolosa, anche se il suo creatore, Vittorio Silvestrini, con le lacrime agli occhi, ha tenuto a dichiarare: «sono devastate le mura, ma non il progetto». La splendida struttura ospitava un centro congressi e si potevano ammirare una serie di esperimenti pratici e dimostrazioni dal vivo per conoscere il mondo delle scienze. La ricorderemo a chi non l’ha conosciuta attraverso le foto scattate da Maddalena Iodice nel corso della visita guidata che organizzai 7-8 anni fa per la combriccola di amici che ogni fine settimana mi seguiva tra i monumenti, le chiese ed i musei della nostra amata Napoli. Vittorio Silvestrini, che fermamente l’ha voluta e siamo sicuri , riuscirà a ricostruirla, nasce a Bolzano nel 1935, si laurea giovanissimo, nel 1957, in fisica alla scuola Normale Superiore di Pisa e dal 1972 insegna fisica generale presso la Federico II.

 Egli ha svolto ricerche in vari settori della fisica, dalle particelle elementari all’energetica, all’ottimizzazione e pianificazione dei sistemi complessi. La sua carriera didattica si è sviluppata a partire dal 1958 in numerose università e istituzioni pubbliche e private, italiane e straniere, dove per molto tempo si è occupato anche di formazione e divulgazione. È autore di vari libri di fisica per le scuole, alcuni romanzi e volumi di racconti su temi di scienza e fantascienza. Ha alle spalle una lunga e prestigiosa attività scientifica in diversi campi, documentata da oltre cento pubblicazioni su riviste internazionali. Ha svolto una cinquantennale attività didattica in numerose istituzioni scientifiche pubbliche e private. Tra i numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali ricevuti ricordiamo: il Premio Descartes per la comunicazione scientifica (a oggi unico italiano premiato) ricevuto nel 2006 dall’Unione Europea; la medaglia d’oro per i 25 anni dell’evento Futuro Remoto conferita nel 2011 dal Presidente della Repubblica.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 18:37