Cina protagonista al MipTV

Il business televisivo è più vivo e in salute che mai. Undicimila delegati da oltre cento paesi del mondo si sono ritrovati anche quest'anno al MipTv, il grande mercato della televisione che si è appena chiuso a Cannes. Nel mondo si consuma sempre più prodotto televisivo, e questo consumo è cresciuto di altri sei minuti al giorno, per un totale di tre ore e sedici minuti che ognuno di noi passa davanti al televisore, secondo un'indagine del 2011 di Eurodata.

Nel mercato in continua evoluzione arrivano i nuovi protagonisti, questa volta i cinesi. Fino a pochi anni fa un piccolo stand della televisione cinese, che presentava prodotti locali lontani anni luce dal prodotto di serie a, occupava un piccolo spazio nei corridoi periferici del mercato. Quest'anno la presenza dei cinesi è stata imponente, con un il China United Pavillon proprio di fronte all'entrata del Palais du Festival e grandi stand della televisione cinese, la Cctv, e delle maggiori società di produzione e distribuzione dello Stato. I cinesi erano lì per vendere, produrre e finanziare. Tra i loro prodotti anche alcune megaproduzioni che fanno invidia agli Studio di Hollywood, come "La battaglia dei tre regni", film epico del 2008 di John Woo, il più costoso film asiatico con un budget di ottanta milioni di dollari. Una cifra importante, ma sempre molto bassa, per un prodotto di questo livello, se si pensa al costo del lavoro, delle comparse e delle maestranze in Cina. La stessa produzione, in Europa o in America, avrebbe raggiunto una cifra esorbitante. La China Central TV, la televisione nazionale cinese, ha un pubblico di oltre un miliardo di persone e trasmette attraverso 29 canali gratuiti e 17 a pagamento. «I cinesi sono adesso pronti a diventare uno dei maggiori operatori nel settore dei media, e questo si riflette nei nostri investimenti nelle operazioni internazionali». Ha detto al MipTv Luo Ming, vice presidente della China Central TV. «L'anno scorso abbiamo aperto dieci nuovi uffici per i telegiornali all'estero e adesso abbiamo capacità di produrre news in 70 paesi del mondo. Produciamo tra 600 e 800 pacchetti di news ogni giorno, un grande incremento in soli due anni».

I cinesi erano al mercato anche per attivare coproduzioni con partner stranieri. Ma, soprattutto, i cinesi adesso si presentano nella nuova veste di finanziatori internazionali. Un intero seminario del MipTv è stato dedicato all'esperienza di un regista produttore francese che è riuscito a farsi finanziare una serie televisiva dai cinesi, dopo aver presentato invano il suo progetto a varie televisioni francesi. È riuscito a entrare in Cina grazie a uno sponsor, la Sephora, l'azienda produttrice di cosmetici che, interessata alla sua visibilità nel mercato cinese, ha dato il primo finanziamento. Il progetto è piaciuto ai cinesi che hanno finanziato il resto e lo hanno realizzato e mandato in onda, con una audience di pubblico giornaliero, per un prodotto di fascia pomeridiana, di alcune decine di milioni di spettatori. Cifre impensabili sui nostri mercati, ma si sa, questi sono i numeri della Cina.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 15:34