Calcioscommesse: le indagini si allargano

Andrea Masiello, elemento fondamentale delle indagini sul calcio scommesse per il cosiddetto filone "pugliese",  è agli arresti domiciliari. Ecco il risultato dei due giorni in cui l'ex capitano del Bari in carcere è stato un fiume in piena, confermando anche di aver «fatto apposta» l'autogoal in quel famoso Bari-Lecce dello scorso che sancì la matematica salvezza della squadra salentina e soprattutto svelando il nome del mister X che avrebbe agito per conto del Lecce nei giorni antecedenti il derby: si tratta di Carlo Quarta, giovane imprenditore del meridione e, secondo quanto ipotizzato dalla procura, molto vicino a Semeraro junior, quest'ultimo figlio dell'attuale presidente della squadra leccese. 

Il gip del tribunale pugliese, Giovanni Abbattista, ha dato parere positivo, senza accogliere del tutto l'istanza presentata nella mattinata di giovedì da parte dell'avvocato Francesco Rotunno che avrebbe chiesto al gip di rimettere in libertà il suo assistito, detenuto da lunedì, ma la cui deposizione è una dimostrazione di voler collaborare alle indagini. Dunque Masiello resta agli arresti, ma a casa. Il tutto dopo un ennesimo interrogatorio, il terzo in 36 ore, in cui il giocatore arrestato con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, ha risposto ancora ai magistrati per un'ulteriore ora e mezza dopo le cinque totali del mercoledì.

Anche in questo caso il contenuto è stato secretato dal pm Ciro Angelillis. Da quanto si è appreso, però, il calciatore avrebbe risposto a tutte le domande del magistrato e dei carabinieri. Importanti sviluppi, insomma, sono attesi già a partire dalla prossima settimana nella quale potrebbero scattare ulteriori, eccellenti, arresti, dato che le partite che sono finite sotto la lente di ingrandimento da parte degli inquirenti sono tante, così come sono molte le squadre e i soggetti (ergo dirigenti e calciatori") che sarebbero coinvolte direttamente o indirettamente in questa nuova fase dell'inchiesta sul calcioscommesse che viaggia tra le procure di Cremona, Napoli e appunto Bari.  

Altre tre partite di serie A del campionato scorso sarebbero state oggetto del tentativo di combine da parte di Masiello e del suo gruppo di amici oltre alle sei già emerse. E ci sarebbero anche Milan e Roma fra le squadre coinvolte, ciò non vuol dire però che i contatti con i giocatori rossoneri o giallorossi siano andati a buon fine. Gli investigatori e gli inquirenti baresi che indagano sul calcioscommesse e che hanno disposto l'arresto dell'ex capitano del Bari ora all'Atalanta hanno molto su cui basare le indagini e sono alla ricerca di riscontri, venerdì intanto lo stesso Masiello ha svelato il nome del mister X che avrebbe agito per conto del Lecce nei giorni antecedenti il derby: si tratta di Carlo Quarta, giovane imprenditore del meridione e, secondo quanto ipotizzato dalla procura, molto vicino a Semeraro junior, quest'ultimo figlio dell'attuale presidente della squadra leccese. 

I sospetti degli investigatori  sono emersi anche da una lettera che il procuratore di Bari, Antonio Laudati, ha inviato nei giorni scorsi al capo della Procura di Cremona, Roberto Di Martino, con la quale chiedeva la trasmissione del fascicolo riguardante il factotum del Bari Angelo Iacovelli, arrestato da Cremona ma sul quale stava già indagando la procura pugliese. Ecco il testo: «Questo ufficio sta procedendo nei confronti di Iacovelli Angelo, Masiello Andrea, Rossi Marco, Parisi Alessandro e Bentivoglio Simone per il reato di associazione a delinquere finalizzata a frodi sportive commesse in questo distretto e collegate alle partite di calcio di serie A della stagione 2010-2011: Milan-Bari (1-1) del 13 marzo 2011, Bari-Chievo (1-2) del 20 marzo 2011, Bari-Sampdoria (0-1) del 23 aprile 2011; Bari-Roma (2-3) del 1 maggio 2011, Palermo-Bari (2-1) del 7 maggio 2011». Gli incontri del Bari con Sampdoria e Palermo erano già citati nell'ordinanza di custodia cautelare per Masiello, mentre delle altre si parla negli atti ora a disposizione delle difese. E c'è anche un riferimento a Parma-Bari dello scorso 3 aprile 2011: lo ha fatto proprio Masiello in un interrogatorio a gennaio riportato nell'informativa dei carabinieri allegata agli atti. Su questa partita gli accertamenti sono ancora in corso, ma negli atti allegati all'inchiesta sono comunque diversi i riferimenti. In un successivo interrogatorio, invece, di metà febbraio il difensore dell'Atalanta ha parlato anche di Bari-Chievo, di Bari-Sampdoria e di Palermo Bari sempre della passata stagione, quella in cui il Bari incredibilmente, per il potenziale tecnico della squadra, retrocesse con largo anticipo sulla fine del campionato.  

Insomma, pare sempre più chiaro che tutto il campionato del Bari dello scorso sia stato  falsato, deciso da fattori che hanno a che fare poco con lo sport e tanto con la criminalità (molto) organizzata. A questo punto resta da attendere le prossime mosse della procura del capoluogo pugliese, nonché quelle delle procure di Napoli e Cremona, e soprattutto le decisioni della giustizia sportiva che potrebbero stravolgere i campionati in corso: ad oggi le uniche società che rischiano la responsabilità diretta, e quindi la retrocessione nella categoria inferiore, sono il Lecce e il Bari; le altre, invece, potrebbero partire nel prossimo campionato con le penalizzazioni che saranno a crescere a seconda della responsabilità dei rispettivi tesserati. 

La Procura Federale della Figc ha aggiornato il calendario delle audizioni relative all'inchiesta sul calcioscommesse: Carlo Gervasoni, giocatore della Cremonese, sarà ascoltato venerdì 13 aprile. Questo il calendario aggiornato: 10 aprile: Federico Cossato (ex calciatore); 12 aprile: Dario Dainelli (calciatore Chievo), Omar Milanetto (calciatore Padova); 13 aprile: Stefano Mauri (calciatore Lazio), Cristian Brocchi (calciatore Lazio); Cristian Bertani (calciatore Sampdoria), Rijat Shala (ex calciatore), Carlo Gervasoni (giocatore Cremonese). 

Un aggiornamento degli interrogatori espressamente richiesto dal presidente della Federazione italiana gioco calcio, Giancarlo Abete, il quale ha chiesto al procuratore Palazzi di far partire i deferimenti entro aprile, vale a dire a campionato in corso. «L'impegno della procura sportiva federale è  quello di dare luogo a tutti i deferimenti che risultassero necessari entro la fine di aprile - ha ribadito Abete - speriamo che il procuratore Laudati invii quanto prima tutta la documentazione alla procura federale. La legge dello Stato impedisce di attivare gli iter di giustizia sportiva in assenza di documentazione laddove ci sono procedimenti penali. Comunque, per noi, sarà tolleranza zero». Il rischio, in primis, è che le classifiche di questa stagione, sia della serie A che della serie B, siano tutte sub judice; in secundis che la Puglia possa ritrovarsi, dopo 30 anni, senza più squadre nei campionati che contano.

Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 15:35