
Benevento è una città della Campania che sorge sul Colle della
Guardia alla confluenza del Calore e del Sabato. È questo un centro
sannitico inizialmente chiamato Maleventum e che è poi diventato
romano, longobardo ed infine pontificio. Questo comporta che
Benevento è particolarmente interessante specialmente per la sua
storia essendo stata al centro di scontri armati piuttosto
impegnativi fin dai tempi più remoti. La città, come tutto il
territorio su cui sorge, ha un clima appenninico perché proprio qui
ci sono i primi elementi di tutta la catena, il Taburno ed il
Partenio, che determinano continui sbalzi di temperatura.
La storia della città inizia con la leggenda che essa si debba far
risalire all'eroe greco Diomede reduce dalla distruzione di Troia
ed al quale si dovrebbe rifare il suo simbolo, la zanna del
cinghiale Calidonio tuttora nello stemma del centro. Ma le leggende
su cui insistiamo perché di particolare suggestione sono
l'uccisione dello stesso Diomede e l'incontro di quest'ultimo con
Enea, raccontato da Procopio di Cesarea. Il tutto verrebbe inoltre
avvalorato dal rinvenimento di una moneta del IV secolo a.C. che
reca il simbolo del cavallo, simbolo che era l'emblema proprio di
Diomede.
In realtà invece Osci e Sanniti avrebbero formato il centro urbano
come si può dedurre dai ritrovamenti di bronzi e di ceramiche
risalenti ai secoli VIII e VII a.C..Le guerre sannitiche si sono
qui succedute dal 314 al 297 quando il console romano Publio Decio
Mure ha sconfitto gli Apuli impedendone il ricongiungimento con i
Sanniti. Nel 275 a.C. i Romani hanno prevalso anche su Pirro. La
zona è stata poi conquistata due volte da Annibale per ritornare in
mano ai Romani nel 214 e nel 212 a.C.. I Goti ne erano entrati in
possesso nel 545 mentre nel 571 i Longobardi ne avevano fatto un
grande ducato successivamente conteso dai Longobardi, dai
Bizantini, dai Papi e dai Normanni in successione. Dal 1050 al 1860
Benevento è rimasta feudo della Chiesa prima di entrare a far parte
del Regno d'Italia. Sicuramente nel tempo l'importanza della città
si è accresciuta con la realizzazione della Via Traiana, nuovo
tracciato della Via Appia.
Benevento è un centro arricchito fin dall'epoca romana da edifici
e monumenti di prestigio. In onore di Traiano è stato eretto l'Arco
Onorario che è fra i più pregevoli dell'epoca. In seguito nel
Medioevo esso è stato inserito nella cinta delle mura della città
di cui ha rappresentato la "Porta Aurea". Probabilmente al III
secolo risale il Ponte Leproso sul fiume Sabato, Ponte quasi
sicuramente voluto dal Censore Appio Claudio Cieco e che è stato
fatto restaurare e rimaneggiare sotto Settimio Severo e sotto Marco
Aurelio Antonino. Dotato di quattro arcate ha avuto nel tempo nomi
diversi da Ponte Marmoreo a Ponte San Cosimo e sorge in prossimità
dell'antico cimitero di Santa Clementina. Al tempo dell'Imperatore
Adriano e di Caracalla risale il Teatro Romano simile a quello di
Marcello a Roma, teatro realizzato in marmi policromi sull'Opus
Latericium e che, ampio e fastoso,è stato poi abbandonato nel
medioevo. Il suo spazio è stato utilizzato per altre costruzioni e
per la Chiesa di Santa Maria della Verità ma dopo alterne vicende è
stato riaperto con l'iniziale destinazione nel 1957.
La Chiesa di Santa Sofia risalente al 760 d.C. è a pianta stellare
e si pregia di interessanti pilastri e di prestigiose colonne
disposti in modo anomalo, ma sempre suggestivo. Quasi
contemporaneamente a Santa Sofia è stato realizzato il Duomo la cui
facciata risale però al XII secolo e che ha tre portali con arcate
superiori ed un importante campanile gotico eretto nel 1280.
Purtroppo nel 1943 durante la II Guerra Mondiale l'edificio è stato
distrutto dai bombardamenti alleati. Si sono salvate solo poche
parti della vecchia costruzione fra le quali la porta in bronzo,
risalente al XII secolo, composta da 72 formelle ciascuna con
interessanti bassorilievi. Il Duomo è tuttora oggetto di interventi
che cercano di riportalo agli antichi splendori.
Oggi a Benevento c'è un'area che ha prestigiose destinazioni
artistiche, l'Hortus Conclusus originariamente annesso al Convento
dei Padri Domenicani e che ospita un'installazione permanente di
Mimmo Paladino, artista della Transavanguardia, ma che conserva
anche residui di architetture d'epoca romana, capitelli, frontoni e
resti di colonne. Ma senza voler ricordare i tanti monumenti della
città vogliamo solo citarne alcuni sempre per incuriosire e
spingere a visitare il sito, cosa che facciamo per la maggior parte
dei tanti centri italiani che descriviamo, centri ricchissimi di
reperti e di costruzioni di tutte le epoche. Fra i monumenti
antichi è interessante citare l'Obelisco Egizio che proviene dal
Tempio di Iside, l'Anfiteatro Romano ed il Ponte Valentino,
quest'ultimo poco fuori della città.
Al medioevo appartengono le pregevoli Mura Longobarde, la Chiesa
di San Donato e quella di San Francesco alla Dogana. Al '500 ed al
'600 risalgono il Palazzo di Paolo V, la Villa dei Papi, l'ex
Convento di San Felice mentre al '700 sono databili il Convitto
Nazionale, il Monastero delle Orsoline, la Fontana dedicata a Paolo
Orsini ed un Epitaffio che sulla Via Appia, poco fuori della città,
segnava il confine fra lo Stato Pontificio ed il Regno di
Napoli.
All'epoca moderna sono attribuite moltissime altre costruzioni fra
le quali il Ponte Vanvitelli, il Teatro Comunale, la Camera di
Commercio ed un Complesso dedicato a Padre Pio di cui interessante
è la statua del Santo. Moltissimi Palazzi nobiliari sono stati
fatti costruire recentemente come pure un gran numero di edifici
destinati a scuole, a banche, a musei e ad enti come poste, società
varie, stazioni e cinema. Ma quello che affascina è il gran numero
di aree naturali che circondano la Città e che hanno varie
destinazioni e fra queste citiamo il "Fido Park" che è l'unico
parco giochi per cani di tutta la Campania, il Belvedere del Sannio
che consente la veduta panoramica non solo della Valle del Calore
ma di tutta la città, la pista ciclopedonale che per ben sette km
consente di costeggiare il fiume Calore fino alle falde della
"Dormiente del Sannio".
Una curiosità per Benevento è il suo soprannome di "Città delle
Streghe" (delle Janare) per i riti pagani che i Longobardi
svolgevano presso il fiume Sabato dove donne indiavolate saltavano
e gridavano mentre guerrieri a cavallo si cimentavano nel tentare
di infilzare una pelle di animale pendente da un albero. Si
riteneva poi che la tribù dei Samentes si facesse coinvolgere in
riti celebrati da donne con presunti poteri magici, ma questa
consuetudine è stata violentemente osteggiata dalla Santa
Inquisizione. Anche se vi sono stati diversi ripensamenti la
credenza non si è sopita perché si è ritornati a credere alle
scomposte esibizioni di streghe che culminano in orge ed in
banchetti favoriti dalla presenza continua del demonio. Purtroppo
oggi, anche se in modo molto attenuato, la credenza sopravvive
nella superstizione popolare.
Recentissima (2010) è stata la realizzazione del Parco
Archeologico e del Verde di Cellarolo nel Rione Ferrovia, che oltre
che area attrezzata a pista ciclopedonale è una zona archeologica
di particolare importanza perché vi si trovano i resti di un porto
fluviale attivo nella Città Sannita. Altrettanto di recente la
Chiesa di Santa Sofia, fatta erigere nel 760 dal Duca Longobardo
Arechi II, è entrata a far parte dell'Unesco nel settore
"Longobardi in Italia".
Aggiornato il 01 aprile 2017 alle ore 15:23