Nessuna rivendicazione, solo vandalismo

Abituati dalle cronache degli ultimi mesi dove sedicenti attivisti imbrattano opere d’arte o si stendono in mezzo all’autostrada bloccando il traffico e scatenando le ire dei passeggeri ci si aspettava una rivendicazione per i tag apparsi sulla Galleria Vittorio Emanuele II (per i milanese La Galleria) e invece l’imbrattamento non sarebbe di matrice politica, almeno secondo quanto riferito in Questura a Milano, e, nonostante sia intervenuta sul posto anche la Digos, le indagini sono in carico alla Polizia Locale.

Il fatto è avvenuto alle 22.28 di lunedì quando, i tre ignoti vestiti di nero, hanno riempito di scritte e simboli grafici verdi e celesti il frontone della Galleria. In un filmato girato dal basso in piazza Duomo si vedono tranquillamente in azione di fronte a turisti, milanesi e agenti di varie forze dell’ordine presenti in piazza ma impossibilitati ad intervenire. Al cornicione sarebbero arrivati passando da un locale adiacente e poi, una volta compiuta l’azione grafica, si sarebbero dileguati sui tetti, forse usando una scala di servizio.

“È una vergogna senza fine ‒ ha commentato il vicepremier e ministro Matteo Salvini ‒ Faremo di tutto perché le forze dell’ordine prendano questi teppisti, che devono avere una lezione che si ricorderanno per tutta la vita, a base di carcere, multa e servizi sociali a favore di disabili e anziani”.

Uno sfregio che ha colpito al cuore Milano che per una volta tanto non ha diviso la politica ma anzi l’ha unita in un coro bipartisan di indignazione che ha visto consiglieri comunali e regionali, assessori, e anche esponenti delle circoscrizioni uniti nella condanna.

“Il rispetto per i beni pubblici e per i nostri immensi tesori artistico-architettonici ‒ ha dichiarato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano ‒ deve affermarsi sempre più come valore assoluto, a partire dalla scuola e fino agli strumenti social che troppo spesso rilanciano le gesta di veri e propri vandali che mettono a rischio i monumenti e gli spazi aperti al pubblico di elevatissimo valore storico e culturale”.

Aggiornato il 09 agosto 2023 alle ore 13:02