Bacchettoni in servizio permanente effettivo

C’è un’Italia, bacchettona, sempre dalla parte “giusta”, politicamente corretta, perbenista con gli altri e permissiva con se stessa. Questa è la tipologia umana “che piace alla gente che piace”, che ha condannato due improvvidi commentatori sportivi di una nota emittente (Davide Valsecchi e Matteo Bobbi), che durante una trasmissione televisiva si sono lasciati andare a delle battute, se volete, sboccate e allusive, ma pur sempre battute, di cui peraltro i due si sono subito scusati. Le stesse facezie tipiche della commedia sexy all’italiana degli anni Settanta di cui fu un grande autore e regista Luciano Salce, che ci ha donato scene e siparietti esilaranti che ancora vengono mandati in onda su molte tivù. Come non ricordare per esempio la saga del ragionier Ugo Fantozzi piena zeppa di allusioni sessuali ai limiti, oggi direbbero i nuovi Torquemada, della “decenza”, che tra frittatone di cipolle e rutti liberi, immaginava scene erotiche con la signorina Silvani, la bravissima Anna Mazzamauro.

Indimenticabile L’anatra all’arancia (1975), una commedia sexy con Ugo Tognazzi, John Richardson, Monica Vitti e Barbara Bouchet. E Il prof. Dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue (1969) con un grande Alberto Sordi che ci ha regalato, oltre alla sua strepitosa interpretazione, tutta una serie di allusioni di tipo “pecoreccio” che farebbero impallidire le laiche e laide suorine del politicamente corretto. Lasciamo poi alla fantasia erotica di chi legge rinverdire i ricordi della sempre bellissima Edwige Fenech nei tanti film interpretati con Lino Banfi, Alvaro Vitali, Renzo Montagnani e Renato Pozzetto, che oggi farebbero immediatamente urlare allo scandalo antifemminista gli “efori” radical chic che imperversano sui media. Diciamolo! meriterebbero per loro il castigo eterno tutti i protagonisti di Amici miei diretto da Mario Monicelli e interpretato da Duilio Del Prete, Renzo Montagnani, Gastone Moschin, Philippe Noiret, Adolfo Celi e Ugo Tognazzi. Che gentaglia, direbbero i soloni del sessopoliticamente corretto, che battutacce e che impenitenti “bischeri” dalla supercazzola facile.

E se andiamo alla filmografia più “seria”, che fine dovrebbe fare lo strepitoso film western Gli spietati (Unforgiven), premio Oscar al miglior film 1993, diretto, prodotto e interpretato da un mito del cinema come Clint Eastwood, in cui un pistolero viene ingaggiato da delle prostitute per vendicarsi del maltrattamento di una di esse durante una prestazione d’opera, intriso di scene di sesso esplicito e sparatorie? Distrutta per sempre, anche a dispetto del fatto che nel 2004 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. I censori della pubblica morale lo brucerebbero sul rogo delle loro vanità.

E poi arrivano persino quelle che scambiano “l’attenti a sinistra” di una formazione militare per un saluto romano e si scandalizzano dell’austero silenzio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del compiacimento sorridente del presidente del Senato Ignazio La Russa. Inoltre, in questi anni abbiamo sentito spesso il silenzio delle femministe più accese quando ad essere definita “rana dalla bocca larga” “ortolana, pesciaiola, vacca” è stata Giorgia Meloni. Per non dire di quelle che si fermano nella difesa del corpo della donna di fronte alla pratica illegale e umanamente degradante della maternità surrogata o utero in affitto che dir si voglia. In ogni caso sono sempre pronte a sostenere che i loro desideri devono diventare diritti universali.

Ci sono persone che si ritengono “intellettualmente” e moralmente superiori sol perché si pensano di sinistra o marxisti, non sapendo che il povero Karl Marx stesso, che forse non hanno mai studiato approfonditamente, non li avrebbe voluti per compagni di viaggio nello stesso scompartimento sia perché non rappresentano con le loro bottigliette di alluminio riciclabile i lavoratori sfruttati ma altro e altri e sia perché sono esenti da ogni forma ironia. Ve la immaginate una gita con tipi del genere? Sarebbe come un’organizzazione Filini per ritornare al Fantozzi di Luciano Salce, semplicemente “mostruosa”.

E che dire di quello che è stato vomitato addosso all’appena scomparso Silvio Berlusconi, un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia italiana in generale e nel centrodestra in particolare, negli ultimi trent’anni in termini di offese, accuse e dileggi moralistici di ogni genere e livello? Come scrive Michele Gelardi in La presunta superiorità antropologica dei comunisti questo tipo umano ha un “moralismo (che) non si esercita solamente nel propugnare il suo orientamento politico, per definizione altruistico, solidaristico e sociale, ma anche nel minuzioso controllo dei comportamenti altrui, che deve essere correttamente indirizzato”. Sono oltremodo incapaci di una sghignazzata di fronte a due sboccati commentatori che, forse hanno inconsapevolmente scambiato una diretta sportiva per il remake di Vieni avanti cretino, niente di più. E questi “bacchettoni” in servizio permanente effettivo proprio da una risata saranno seppelliti. Speriamo presto.

Aggiornato il 13 giugno 2023 alle ore 10:59