Cibus Forum 2020: ripensare la sostenibilità in ambito agroalimentare

Sviluppare una politica per una spinta green nazionale anche sul fronte dell’agroalimentare diviene una priorità. Cibus Forum 2020, primo evento di rilancio della stagione fieristica autunnale 2020, dedicato al food & beverage post pandemia sanitaria, è un appuntamento che farà riflettere per la portata del dibattito nell’intero settore agroalimentare con quattro sessioni focus e un’offerta espositiva delle ultime novità del settore e best practice del Made in Italy. Un evento phygital, fisico e digitale, a cui si può partecipare in presenza o da remoto, seguendo le discussioni via streaming. Cibus Forum è stato aperto dai saluti ai congressisti da parte di Gian Domenico Auricchio, presidente di Fiere di Parma (nella foto), Federico Pizzarotti, sindaco di Parma e di Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna.

Nell’ambito di Cibus Forum 2020 Food&Beverage e Covid: dalla transizione alla trasformazione importante è il dibattito “ripartire bene: la sostenibilità e l’innovazione come risposta all’emergenza”. La sessione, parte di un articolato programma di incontri e dibattiti sul futuro dell’agroalimentare, vedrà la partecipazione del professore Angelo Riccaboni, presidente del Santa Chiara Lab – Università di Siena e portavoce dell’iniziativa “Fixing the Business of Food” che ha l’obiettivo di promuovere azioni concrete volte ad accelerare i progressi verso lo sviluppo sostenibile del settore agroalimentare.

Riccaboni aprirà la tavola rotonda con un intervento sugli scenari futuri del settore evidenziando come i principi della sostenibilità e dell’innovazione siano essenziali per guidare le trasformazioni necessarie per rispondere alle sfide alimentari post pandemia. Al centro dell’intervento di Riccaboni l’esperienza di “Fixing the Business of Food – The Food Industry and the Sdg Challenge”, il progetto di ricerca condotto da Sustainable Development Solutions Network (Sdsn), Columbia University, Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition, Santa Chiara Lab dell’Università di Siena che analizza l’attuale andamento del settore alimentare e identifica i percorsi di sostenibilità delle imprese del settore verso il raggiungimento dell’Agenda 2030 e degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Alla luce delle direzioni indicate dal Green Deal e dalla strategia Farm 2 Fork annunciata dall’Europa che attribuisce un ruolo di primo piano alle imprese del settore agrifood, il progetto “Fixing the Business of Food” assume un’ulteriore rilevanza strategica nel percorso di attuazione degli obiettivi europei.

“L’obiettivo di questo progetto”, ha recentemente dichiarato Angelo Riccaboni, “è quello di fornire un supporto alle imprese nell’attuale fase di transizione, così da accompagnarle verso modelli di business in linea con le prospettive future e pertanto capaci di cogliere le migliori opportunità offerte dal processo di trasformazione in atto. Per questo è fondamentale l’ampliamento e il rafforzamento di una community internazionale di riferimento composta da aziende, esperti, analisti, investitori che porti all’attenzione delle istituzioni e del legislatore le esigenze di un approccio allo sviluppo sostenibile, che concorra alla definizione degli standard di misurazione dei parametri di sostenibilità come opportunità di crescita, che promuova la diffusione dell’innovazione, valorizzando soluzioni e buone pratiche da adottare e diffondere”. Ai lavori ha partecipato anche il ministero degli Esteri.

Luigi Di Maio ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale è intervenuto all’apertura della manifestazione, affermando: Alla Farnesina siamo ben consapevoli della necessità di far ripartire l’export e l’importanza della filiera agroalimentare. Un recente studio ha calcolato una contrazione del 10 per cento circa per un valore di 24 miliardi”. Il ministro degli Esteri ha ribadito che Le fiere per noi rappresentano una vetrina internazionale e uno strumento strategico per le esportazioni e ci stiamo fortemente attivando per il loro rilancio”. Il ministro ha poi ricordato anche il progetto che mette a disposizione 50 milioni di euro per interventi mirati di promozione delle nostre eccellenze in 30 Paesi sarà operativo a fine settembre.

Durante i lavori è stato presentato anche il report di Nielsen sull’andamento dei consumi nell’era della pandemia sanitaria. Dopo il boom nel lockdown le vendite del Largo Consumo si sono stabilizzate ma continuano a mantenersi positive. Le famiglie, ormai abituate a nuove categorie di spesa, comprano in considerazione del fattore prezzo che sarà sempre più un fattore importante e farà crescere le vendite nei discount e nei negozi specializzati. Una polarizzazione dei prezzi, con una domanda crescente sia sul basso sia sull’alto prezzo, e decrescente nella fascia media. Inoltre, l’e-commerce continuerà a crescere anche se una parte significativa del territorio nazionale non è coperto da un sistema digitale e di connessione che permette l’utilizzo ottimale degli strumenti online e dell’innovazione digitale.

Aggiornato il 03 settembre 2020 alle ore 10:46